Domani, alle 11, nella Sala Estense (piazza del Municipio, 14) Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, curatori della mostra, presenteranno al pubblico la rassegna Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso. Saranno presenti Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune, e Pietro Di Natale, direttore della Fondazione Ferrara Arte.
La mostra, che aprirà al Palazzo dei Diamanti il 12 ottobre, è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con la Direzione generale Musei, il sostegno della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della Cultura e si avvale
del Patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione. Si tratta della seconda tappa dell’ambizioso progetto Rinascimento a Ferrara e racconterà le vicende artistiche del primo Cinquecento, dagli anni del passaggio di consegne dal duca Ercole I d’Este al figlio Alfonso I (1505) fino alla scomparsa di quest’ultimo (1534). Committente colto, raffinato e di grandi ambizioni, Alfonso I è capace di rinnovare gli spazi privati della corte come quelli pubblici della città e di ingaggiare geni come Ariosto e Tiziano. Tramontata la prima stagione dell’“Officina ferrarese” animata dalle personalità di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, si sviluppa una nuova scuola, più aperta agli scambi con altri centri, che ha come protagonisti quattro maestri: Ludovico Mazzolino, pittore dall’estro bizzarro che orienta il suo linguaggio in senso anticlassico; Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano, sempre caratterizzato invece da un naturalismo convinto e sincero; Benvenuto Tisi detto Garofalo e Giovanni Luteri detto Dosso. La presentazione è aperta alla cittadinanza, l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti
ð 0532 244949.