Viconovo, rinasce il monumento ai caduti

Con un investimento di ventisettemila euro, il Comune ha recuperato il manufatto. I cittadini avevano segnalato lo stato di abbandono

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Rinasce il monumento ai caduti e dispersi della prima e della seconda guerra mondiale, sul Po di Volano, a Viconovo. Sono infatti terminati in questi giorni i lavori - iniziati a maggio con un investimento di 27mila euro - per la riparazione dei danni e la generale riqualificazione dell’area, dopo i danni prodotti nei mesi scorsi da un fortunale, che ha fatto crollare la colonna in marmo, sovrastata da una croce bronzea, le lastre con i nomi dei caduti. Il cedimento della colonna aveva inoltre impattato sulla recinzione metallica, finita in parte a terra. "Un altro risultato concreto del nostro tour delle frazioni – spiega il vicesindaco e assessore delegato Nicola Lodi –. Questo intervento nasce infatti, in origine e ancor prima del fortunale, da una richiesta della comunità, che ringrazio, che abbiamo da subito accolto".

E ancora: "Oggi restituiamo così ai cittadini della frazione un monumento dal grande valore storico e simbolico che versava in condizioni di grave degrado, legato alla memoria del luogo e di tutta Ferrara, il cui stato si era ulteriormente aggravato dall’impatto della violenta perturbazione che l’aveva danneggiato. Per questo avevamo previsto da subito lavori, oggi terminati. Si tratta – precisa Lodi – della prima parte di un obiettivo più ampio. Intendiamo infatti restaurare anche altri elementi, già recuperati". Il vicesindaco sottolinea inoltre come "anche l’attenzione ai monumenti" sia "massima. Con Viconovo, infatti, abbiamo riqualificato anche quello di Villanova. E il prossimo sarà quello di San Martino". Lodi ringrazia quindi "i tecnici che hanno realizzato, mettendo in campo differenti competenze, tutte le lavorazioni e i cittadini per il coinvolgimento e la collaborazione", spiega il vicesindaco.

L’intero intervento ha richiesto differenti azioni, specifiche per le diverse parti coinvolte. La colonna che era stata travolta e abbattuta dai rami, è stata trasportata in laboratorio e ricostruita con resine epossidiche. Il capitello di base è stato invece ricostruito in loco con l’inserimento di un perno metallico.

re.fe.