Ferrara, la protesta. "I vigili urbani non devono aprire i parchi"

Il sindacato del Corpo denuncia: "Dai 6 agli 8 agenti utilizzati all’inizio e alla fine di ogni turno: forze sottratte al controllo del territorio"

Un’agente della polizia municipale

Un’agente della polizia municipale

Ferrara, 12 novembre 2018 – Agenti di polizia municipale utilizzati per aprire e chiudere parchi e aree di sgambamento cani in vari punti della città.

Un servizio di cui i vigili si occupano da tempo ma che, nelle ultime settimane, ha sollevato alcuni mal di pancia.

Malumori raccolti e portati a galla dal Sulpl, sindacato di polizia locale, guidato dal responsabile provinciale Luca Falcitano.

La domanda che il sindacalista rivolge al Comune e al comando è se sia il caso di distogliere alcune pattuglie dai servizi ordinari per incarichi di questo tipo.

«All’inizio e alla fine di ogni turno – attacca Falcitano – vengono utilizzati dai sei agli otto agenti per aprire i parchi. Un’attività che, seppure per quindici o venti minuti, li sposta da altre mansioni, portando via del tempo alla funzione primaria di controllo del territorio».

Il sindacalista precisa poi quali sono le zone verdi aperte e chiuse dagli uomini della polizia municipale.

Si tratta dell’area sgambamento cani dalle parti di via Bologna, dello spazio analogo in piazzetta Toti, cuore del Gad, del parco Massari e del parco Pareschi, due tra i principali ‘polmoni’ del centro storico.

«Quattro pattuglie da due uomini ciascuna, di cui una di motociclisti» sulle dieci mediamente in servizio sul territorio, incalza il rappresentante del Sulpl, vengono impegnate in questo modo.

«Perché – è la domanda retorica di Falcitano – dobbiamo utilizzare la polizia municipale per attività di questo tipo? Per aprire e chiudere parchi e aree per cani non basterebbe utilizzare operai del Comune o magari chiedere aiuto alle associazioni di volontariato?». Secondo il sindacalista sarebbe necessario un cambio di rotta perché «pare assurdo utilizzare le già poche forze a disposizione in questa maniera. Sono comunque ore preziose di lavoro che se ne vanno. Non si può trovare una soluzione alternativa?». Falcitano non crede che l’intervento della Municipale per l’apertura dei parchi sia questione di sicurezza. «Non ne vedo la necessità – osserva –. Si tratta di aprire una serratura. Credo che nel 2018 sia assurdo utilizzare vigili in questo modo e che ci sia la possibilità di risolvere la situazione affidando questa mansione ad altri». Quel che è certo, è la conclusione del responsabile del Sulpl, è che «quell’incarico non è di nostra competenza: non siamo gli uscieri del parco».