È stato affidato allo studio Ufficio per l’Architettura Uxa di Ferrara l’incarico professionale per il servizio di progettazione di fattibilità tecnica ed economica, esecutiva e direzione lavori per l’intervento di recupero e valorizzazione del Centro studi Villa Bighi di Copparo.
L’amministrazione comunale intende candidare Villa Bighi all’avviso per la presentazione di progetti relativi a interventi di restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e contemporaneo a destinazione culturale della Regione Emilia Romagna. La dimora che il poliedrico artista Dante Bighi ha donato al Comune, con un vincolo di utilizzo unicamente per fini culturali, necessita di alcuni interventi di riqualificazione, da eseguire nel rispetto delle garanzie dovute a un edificio tutelato dal Piano urbanistico generale quale immobile di interesse storico-architettonico, culturale e testimoniale. Villa Bighi venne infatti costruita nel 1963 in una simbiosi fra il linguaggio architettonico e la natura in cui è immersa: nata come edificio residenziale, nel 1985 divenne casa della cultura, luogo espositivo e sede di un vivace cenacolo. Rappresenta un’importante eredità lasciata da Dante Bighi, pubblicitario e grafico che ogni anno, nella ricorrenza della scomparsa avvenuta il 18 maggio 1994, viene celebrato a Copparo: luogo che gli ha dato i natali e a cui l’artista è rimasto sempre legato. Tanto che nel 1989 Bighi ha voluto donare al Comune di Copparo la sua collezione privata di opere d’arte contemporanea, e nel 1994 allo stesso Comune ha donato la sua Villa: un lascito che ha l’unico vincolo di destinare quegli spazi alla crescita culturale e intellettuale.
Nel 2008 è nato il Centro Studi Dante Bighi, realtà che si occupa non solo di riscoprire la figura dell’eclettico artista, ma anche di promuovere la creatività in diversi ambiti culturali. L’intervento di recupero e valorizzazione del Centro Studi Villa Bighi pone in particolare l’attenzione alla sostituzione degli infissi con miglioramento del rendimento energetico, al rifacimento del manto di copertura, con possibilità di inserire un pacchetto isolante, al consolidamento della pensilina esistente e alla sistemazione dei camminamenti esterni nel giardino, che ospita alcune installazioni artistiche. La finalità è garantirne la conservazione e valorizzarne la destinazione culturale. L’importo presunto dei lavori a base d’asta è stimato in 150mila euro. Come previsto dal bando della Regione Emilia-Romagna, nei giorni scorsi la giunta comunale ha già provveduto a inserire l’opera nell’elenco triennale dei lavori pubblici.
Valerio Franzoni