"Vm, 160 esuberi" Il Comune ancora a fianco dei lavoratori

I sindacati presentano il piano agli operai: "Numeri da chiarire". In 140 dipendenti andranno invece alla Maserati (Modena)

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I sindacati, ieri mattina, hanno incontrato i dipendenti di Vm dopo che si è riusciti a raggiungere un accordo con la dirigenza dell’azienda, a seguito della cessazione del motore V6 diesel nel 2023, il potenziamento del marino e industriale, lo spostamento di 140 persone verso Maserati di Modena e 160 esuberi. "I lavoratori erano interessati a capire le condizioni che riguardano lo spostamento a Modena – dice Giovanni Verla di Fiom –. Ci sono già molte persone che hanno deciso di uscire, pensionati o volontari, e chi non l’ha ancora fatto ha saputo di avere davanti la garanzia dell’uso degli ammortizzatori sociali per i quali coinvolgeremo Regione e Ministero. Il ragionamento è sulla volontarietà. Con la primavera capiremo quando cesserà la produzione del V6, e allora quante persone saranno uscite e gestiremo gli ammortizzatori sociali in funzione dei numeri. Dobbiamo tenere un faro acceso sul contesto aziendale e provare a garantire la prospettiva dello stabilimento. Oggi sigliamo l’accordo per le 160 persone che vogliono uscire, già nei prossimi giorni, sempre su base volontaria, inizieranno a uscire. Il primo passo è stato l’accordo raggiunto, ora da parte dell’azienda c’è stato l’apertura della formalizzazione della procedura collettiva e oggi pomeriggio andremo a verbale e faremo l’atto formale per i 160 di Cento legata all’accordo che abbiamo già ottenuto e che dunque potranno iniziare a uscire. Nei prossimi mesi, entro febbraio ci sarà una verifica di quel che sarà la condizione a quella data. L’azienda ieri ha aperto anche la procedura di licenziamento collettivo comunicando alle Regioni Emilia Romagna, Basilicata e Piemonte, legate agli stabilimenti di Cento, Termoli e Torino, l’attivazione della riduzione di personale. "Nell’ambito del processo di transizione energetica e tecnologica nell’automotive, non ci sono misure alternative – scrive Stellantis – ribadiamo la disponibilità che i criteri d’individuazione dei lavoratori interessati dalla procedura, siano volti a favorire coloro che possono maturare i requisiti per un trattamento pensionistico, anche attraverso la permanenza in Naspl, nell’arco di 48 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, verificate le individuali disponibilità non oppositive degli stessi". Del tema se si è parlato il consiglio comunale di ieri sera con un ordine del giorno condiviso da tutti i consiglieri. "Lavoro congiunto per questo delicato tema che ci trova uniti – ha detto il sindaco Edoardo Accorsi – ci siamo impegnati fin dal nostro insediamento".

Laura Guerra