"Vm, politica succube di Stellantis Un problema per tutta la provincia"

L’intervista al segretario Uil Zanirato: "Dai ministri ci aspettiamo risposte chiare su Berco e Petrolchimico"

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di Federico Di Bisceglie

"Il caso Vm è l’emblema di come la politica abbia perso la sua capacità di indirizzare le decisioni strategiche e sia completamente soggiogata dalle multinazionali, pubbliche e private". Il giudizio che emette Massimo Zanirato, segretario della Uil ha il sapore di una sentenza senza appello. La decisione di Stellantis di fermare la produzione dei motori V6 "è stata presa da tempo. Nel frattempo, non si è fatto nulla e in ballo, non ci sono solo trecento dipendenti in esubero, ma tutto l’indotto".

Zanirato, parla già come uno sconfitto.

"Al tavolo di trattativa stiamo parlando di esuberi. Per un sindacato – ma per tutto il territorio in generale – è già questa una sconfitta".

Qual è la situazione alla Vm?

"L’unico piano industriale prospettato dall’azienda consiste nel potenziamento di organico per la produzione di motori marini. Un’altra parte di lavoratori potrebbe essere destinata al comparto vernici della Maserati, a Modena. Chiaramente queste soluzioni non assorbirebbero i trecento esuberi. Dunque, la sostanza è che il territorio perderà trecento posti di lavoro, sebbene in alcuni casi si tratterà di licenziamenti ’volontari’ grazie agli incentivi".

Perché sostiene che la politica non abbia fatto nulla?

"No, qualcosa ha fatto: una grande passerella e tanti selfie. Concretamente il nulla. La mia critica è trasversale: sia a destra che a sinistra".

Il Consiglio Comunale di Cento ha recentemente approvato un documento nel quale si esprime vicinanza ai lavoratori di Vm. Non solo, il sindaco Accorsi ha detto che il caso centese riguarda tutta la Provincia.

"Concordo che gli esuberi alla Vm e la perdita dei posti di lavoro rappresentino una perdita per tutto il territorio. Tuttavia, il documento di Cento, è assolutamente inutile".

Cosa avrebbe potuto fare la politica?

"Cercare un’alternativa di impiego ai lavoratori che ora si trovano a essere in esubero. Questa sarebbe vera transizione. Quanto sta accadendo adesso è una soppressione di posti di lavoro, nulla di più. Senza contare che, con l’indotto, i posti che perderemo saranno almeno il doppio".

Per la Berco che tipo di scenario prevede?

"Lo stesso che accomuna le aziende energivore in un momento storico in cui le spirale inflattiva e speculativa corrono. Le imprese fermano la produzione e mettono i dipendenti in cassa integrazione".

E al Petrolchimico?

"Il Governo si è appena insediato. Spero che il percorso avviato e ben condotto dall’allora viceministro Pichetto Fratin possa riprendere quanto prima. Le incognite si susseguono".