"Vm, quale futuro per i lavoratori?"

I sindacati Cisl preoccupati perché il gruppo punta sull’elettrico, mentre lo stabilimento produce motori diesel

Migration

"Quale sarà il futuro della Vm Motori di Cento?". È questa la domanda che si pongono le segretarie generali provinciali Sandra Rizzo (Fim Cisl) e Bruna Barberis (Cisl), anche a seguito delle recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis Carlo Tavares, il quale ha affermato che ‘il gruppo sta procedendo a velocità verso l’elettrificazione’. Notizie sicuramente positive per la svolta ‘green’ che si sta perseguendo, "ma stanno creando preoccupazioni sul futuro di molti stabilimenti italiani – affermano Rizzo e Barberis –, primo fra tutti lo stabilimento della VM Motori di Cento, che con i suoi 919 dipendenti produce motori diesel per auto del mercato americano Jeep Wrangler e Ram e, in minor numero, motori diesel per veicoli industriali e marini". Tabelle alla mano, le segretarie generali del sindacato ravvisano come lo stabilimento centese abbia assistito negli ultimi cinque anni ad un crollo del 25 % dell’occupazione (dai 1.225 addetti del 2016, agli attuali 919) e sta viaggiando alla metà della propria capacità produttiva con un utilizzo costante di ammortizzatori sociali. "Il motore che oggi si produce per il mercato americano e che vede occupato il 70% della forza lavoro dello stabilimento – proseguono – cesserà nel 2023 e ad oggi non è per nulla chiara la prospettiva in quanto non c’è alcun progetto di sviluppo di nuovi propulsori che possa essere di supporto alle produzioni dopo il 2023, con il risultato che il centro tecnico presente all’interno dell’azienda con più di 200 tecnici d’eccellenza è destinato ad un lento spegnimento come del resto la produzione". Rizzo e Barberis rilevano, inoltre, che sono tre gli stabilimenti ex Fca che producono motori: Pratola Serra, Termoli e Cento; per i primi due ci sono progetti avviati o in fase di avviamento, ma per Vm Motori nessuno si è ancora pronunciato "e quindi le preoccupazioni che come Cisl e Fim di Ferrara abbiamo sono concrete. Non vorremmo arrivare alla presentazione del piano industriale di Tavares e dover prendere atto che lo stabilimento della Vm Motori di Cento non è in esso contemplato : ci sono più di 900 famiglie a rischio. Quindi, onde evitare che venga intrapresa la strada del lento spegnimento crediamo che il territorio di Ferrara, la Regione ed il Mise debbano prestare particolare attenzione al sito produttivo centese, anche in un contesto di un’eventuale riconversione produttiva, affinché si possa dare continuità occupazionale". Le segretarie generali, dunque, richiamano gli amministratori alla responsabilità, considerando l’importanza che Vm Motori riveste per il tessuto produttivo provinciale, "perché a rischio non ci sono solo 900 famiglie, ma anche l’economia da indotto che Vm immette sul territorio".

Valerio Franzoni