FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Vola dalla rampa del ponte: Stefano Bentivogli muore sulla strada di casa

Stefano Bentivogli, 41 anni, abitava a Galliera. L’incidente a Poggio Renatico Ha perso il controllo della sua Audi A5 ed è finito nel giardino di una villetta

La Audi A5 distrutta nello schianto, nel tondo Stefano Bentivogli

La Audi A5 distrutta nello schianto, nel tondo Stefano Bentivogli

Ferrara, 8 ottobre 2023 – La strada punta dritta verso il ponte sul Reno. Una volta passato il fiume, nel giro di pochi minuti sarebbe stato a casa. Ma per Stefano Bentivogli quella maledetta notte aveva in serbo il più tragico dei destini. L’Audi A5 sulla quale viaggiava è uscita improvvisamente di strada volando nella scarpata proprio all’inizio della rampa che porta all’attraversamento sul corso d’acqua che divide la provincia di Ferrara da quella di Bologna, appena fuori da Poggio Renatico.

Un botto, la macchina che si accartoccia e poi il silenzio tombale della campagna. Nulla da fare per Bentivogli, la cui vita si è spezzata sulla via di casa ad appena 41 anni. Una strada che probabilmente aveva percorso decine e decine di volte e che conosceva come le sue tasche. Ma che stavolta si è trasformata in un buco nero che lo ha inghiottito per sempre. La ricostruzione della tragedia è affidata ai carabinieri, i cui lampeggianti hanno illuminato a intermittenza via Bologna fino all’alba, per poi continuare con i rilievi – supportati dalla polizia locale dell’Alto Ferrarese – per buona parte della mattinata.

Si cerca un appiglio, magari l’immagine di una telecamera di sorveglianza, che possa spiegare perché l’Audi del 41enne abbia iniziato a ‘tirare’ verso sinistra, attraversando la carreggiata e volando giù dalla scarpata fino alla recinzione del giardino di una casa. Una domanda che al momento non ha risposta. Sull’incidente la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale contro ignoti (non ci sono infatti altri mezzi coinvolti e il 41enne era al volante senza nessun altro a bordo). Sul corpo della vittima verrà eseguita l’autopsia, mentre a breve il pubblico ministero di turno Barbara Cavallo disporrà una consulenza cinematica per chiarire dinamica e cause dello schianto.

L’ennesima tragedia della strada si è verificata a notte fonda, tra ieri e venerdì. Sono da poco passate le 2. L’auto di Bentivogli sta percorrendo la Provinciale 8, che in quel tratto prende il nome di via Bologna. Dopo l’abitato di Poggio Renatico punta dritta al ponte sul Reno, direzione Galliera (nel Bolognese). Sta verosimilmente tornando a casa, forse dopo aver trascorso la serata nel Ferrarese. A poche centinaia di metri dal ponte, la strada inizia a salire. È lì che l’Audi comincia a sbandare. Attraversa la carreggiata opposta fino a piombare nella scarpata a ridosso del cortile di un’abitazione. L’impatto è violentissimo e butta già dal letto gli abitanti. Parte la chiamata ai soccorsi. Sul posto si precipitano i carabinieri, i vigili del fuoco e i sanitari del 118 con l’elisoccorso. Per prima cosa bisogna liberare il 41enne dall’abitacolo. Impresa non facile per i pompieri, vista la fitta vegetazione nella quale è andata a incastrarsi la macchina. Non senza fatica riescono a estrarlo, affidandolo ai sanitari. Le sue condizioni appaiono sin da subito disperate. Si tenta il tutto per tutto, ma non serve a nulla. Il cuore di Bentivogli si ferma per sempre. I carabinieri rimangono a lungo sul posto per ultimare i rilievi e mettere in sicurezza la carreggiata, mentre un mezzo del soccorso stradale Morselli di Cento recupera l’auto semidistrutta.

La notizia della morte del 41enne ci mette poco a percorrere i sette chilometri che separano il luogo della tragedia dalla cittadina della Bassa Bolognese. A Galliera la famiglia Bentivogli è conosciuta per aver gestito un noto ristorante. Sconvolti amici e parenti, molti dei quali affidano un pensiero o un ricordo ai social. "Le parole faticano ad uscire, grazie infinite per l’allegria, la spensieratezza, l’amicizia" scrive qualcuno. E ancora parole toccanti da un’amica su Facebook: "Ieri sera mi hai salutato facendomi il cuore con le mani e il tuo solito sorriso. Te ne sei andato con la tua camminata storta. Sto ancora cercando di capire perché la vita si accanisce sempre con le persone più buone di cuore".