
Se non è uno sfratto vero e proprio è un trasferimento forzato, fortemente non voluto. Chiamarlo trasloco è alquanto riduttivo, anche perché, allo stato attuale, non c’è una vera alternativa. In ogni caso, i 770 iscritti a varie associazioni sociali e culturali dovranno lasciare la sede storica della ‘Casa del volontariato’ in via Ravenna (sotto). La decisione del Comune è arrivata nonostante la particolarità del momento, gli sforzi in corso e la delicatezza dei servizi assicurati dai volontari.
La vicepresidente del Centro servizi al volontariato, Laura Roncagli, in prima linea nella vicenda della sede ‘revocata’, prova a capirne i motivi: "Non c’è nulla di ufficiale, ma sembra che la parte occupata a turno da ventuno associazioni verrà data a una contrada del palio che già occupa il piano terra del palazzo. Così verranno lasciati a spasso i volontari, senza avere trovato prima una soluzione".
E se le viene chiesto perché ha rifiutato un incontro con l’amministrazione, Roncagli precisa: "Volevano che io decidessi per tutte le associazioni. Parliamo di realtà organizzate tutte composte da un consiglio e un presidente. Avevo, invece, proposto di venire in sede agli esponenti del Comune e di esporre alle associazioni i loro progetti ed eventuali alternative". Il Comune, in realtà, avrebbe già trovato una collocazione ai volontari: "Sì, sarebbe la scuola di musica – continua Roncagli –. Ma c’è un problema: il direttore di questa scuola non si vuole spostare. La destinazione che gli hanno proposto non sarebbe adatta alla sua attività. Insomma, un pasticcio che non ha senso". E sulla diffida che un’associazione avrebbe mandato all’amministrazione comunale per opporsi allo ‘sfratto’, Roncagli non ne sa nulla: "Non c’è nessuna azione legale. L’unica cosa certa è che abbiamo inviato diverse pec al Comune chiedendo un incontro con le associazioni. La concessione è stata fatta scadere a gennaio senza un’alternativa e questo, a mio modo di vedere, è un errore. Ci aspettiamo che l’assessore Angela Travagli (ieri contattata dal Carlino, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ndr) faccia qualche proposta concreta, rivolta a tutti i volontari". Roncagli, infine, non getta la spugna: "Ho chiesto al sindaco Alan Fabbri d’incontrarci e vorrei coinvolgere anche l’assessore Cristina Coletti".
Matteo Radogna