"Volontari sul fronte dell’alluvione Gli sfollati ci hanno offerto la piadina"

Tonnellate di fango, uno scenario apocalittico, ma tanta voglia di ricominciare: ecco cosa raccontano i volontari che da Ferrara sono partiti per la Romagna. In diretta da Forlì Davide Nanni, partito con una squadra di Cgil: "La situazione è migliorata, la strada principale è stata sgombrata dal fango, stiamo aiutando a liberare gli scantinati allagati. La melma ha invaso tutto. Ho visto persone che hanno dovuto buttare tutto, dovranno ripartire da zero". "Sembrava una zona di guerra – dice Diego Marescotti, che è stato a Sant’Agata sul Santerno –. L’acqua è arrivata a un metro e ottanta. Per svuotare una casa con i ragazzi del paese abbiamo fatto una catena umana passandoci le cose da buttare. Un disastro". Francesco Cavallini e Marianna Attolico, partiti da Massafiscaglia per Cesena. "Il paesaggio – spiega Cavallini – era apocalittico. Siamo andati in una palestra, il seminterrato sembrava avesse subito un bombardamento, erano crollati i controsoffitti". Giada Zerbini che è stata a Forlì descrive le disastrose condizioni del Parco Franco Agosto: "Molti animali sono morti, abbiamo fatto il possibile per salvare gli animali e portare loro da mangiare". "È difficile descrivere cosa abbiamo trovato – racconta Simone Stecchi, a Lugo con alcuni amici della Contrada di San Paolo –. Mi è venuto in mente il terremoto del 2012, ci si sente impotenti". "Un uomo è uscito da casa sua ci ha offerto le piadine, scusandosi di non avere il prosciutto per farcirle" racconta Marescotti.

Lucia Bianchini