"Vuotò il conto della madre" Figlia finisce a processo

La donna è accusata di aver falsificato la firma del genitore su atti finanziari. Avrebbe disinvestito soldi ‘dirottandoli’ altrove. Dal giudice in settembre. .

"Vuotò il conto della madre"  Figlia finisce a processo

"Vuotò il conto della madre" Figlia finisce a processo

di Federico Malavasi

Si sarebbe sostituita all’anziana madre svolgendo operazioni finanziarie a suo nome per poi prosciugarle il conto corrente. È l’accusa della quale una 65enne ferrarese dovrà rispondere in tribunale. L’imputazione formalizzata nei suoi confronti è sostituzione di persona. Al termine delle indagini sulla vicenda, la procura ha chiesto e ottenuto il processo. La figlia dovrà infatti comparire in aula il 26 settembre (per citazione diretta a giudizio) davanti al giudice Sandra Lepore.

I fatti al centro del procedimento che si appresta ad approdare in tribunale si sarebbero verificati tra il marzo del 2016 e il marzo del 2018. Stando alla ricostruzione della procura, l’imputata avrebbe falsificato la firma della madre su alcuni documenti finalizzati a disinvestire titoli e strumenti finanziari legati a un conto corrente intestato alla sola 92enne (persona offesa con l’avvocato Filippo Maggi). Gli importi disinvestiti sarebbero poi finiti in larga parte su un conto cointestato a madre e figlia, su cui la 65enne poteva quindi operare legittimamente, ma del quale l’anziana era totalmente all’oscuro. "Le operazioni di disinvestimento effettuate con firma falsa sono numerose – spiega l’avvocato Maggi –. La somma totale è di alcune centinaia di migliaia di euro. Molte di esse, tuttavia, sono risalenti nel tempo, ragione per cui il capo di imputazione è circoscritto a quelle ancora non prescritte".

Mentre il filone penale della vicenda attende di approdare in aula, in sede civile pende un altro procedimento incardinato su iniziativa della 92enne nei confronti della figlia e della banca in cui aveva aperto il conto corrente. La ragione della chiamata in causa dell’istituto di credito è presto detta. In ogni modulo di disinvestimento, accanto alla firma della pensionata (falsa stando all’accusa) compare anche quella del promotore finanziario della banca (oggi deceduto). Quest’ultima sigla dovrebbe fare fede relativamente all’identificazione personale del firmatario del modulo. Un aspetto chiave, sul quale dovrà fare chiarezza il tribunale civile nell’ambito della causa attualmente in fase istruttoria.