West Nile a Ferrara, due casi in poche ore. Ora sono 9 i ricoverati

Continua ad aumentare il numero dei contagi. Il comandante della polizia provinciale: "Non liberate gli uccelli catturati dai coadiutori"

Un laboratorio di analisi

Un laboratorio di analisi

Ferrara, 21 agosto 2018 - Ancora due caso di West Nile a Ferrara: due nuovi ricoveri in poche ore. Sale così a nove il numero di pazienti ricoverati dopo essere stati contagiati dal virus della febbre del Nilo: l'ultimo bollettino parlava di 7, ed era solo 24 ore fa. A quanto si apprende da fonti ospedaliere, le condizioni dei ricoverati sono serie ma stabili. I pazienti ricovetai oggi sono un uomo di 76 anni e un altro di 58.

Sono dunque 12 i casi di contagio dall'inizio dell'estate. Tre persone, purtroppo, sono decedute per questo virus che in alcuni casi può causare gravi complicanze, soprattutto in persone anziane o già malate. Quella della febbre del Nilo è un'emergenza che riguarda anche il rodigino dove sono 24 le persone contagiate, ma anche il Bolognese (dove sono stati attivati piani straordinari di trattamenti antilarve) e il Ravennate.

Cos'è
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Nel frattempo, il comandante della polizia provinciale Claudio Castagnoli, ha lanciato un appello chiedendo di non liberare gli uccelli, principali vettori del virus, catturati dai coadiutori. "Il danno provocato da chi libera gli uccelli catturati, e talvolta anche distruggendo le gabbie, è grave, perché ostacola una ricerca e un monitoraggio assolutamente indispensabili per la salute di tutti e pertanto rinnovo l’appello – conclude Castagnoli – a nome di quanti sono impegnati in questa importante attività a non ostacolarne e rallentarne lo svolgimento".

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