Willy Branchi, il pm: "Condannate don Bruscagin"

Chiesti due anni e otto mesi per il parroco, accusato di calunnia. La famiglia Branchi revoca la costituzione a parte civile

Don Tiziano Bruscagin

Don Tiziano Bruscagin

Ferrara, 18 maggio 2021 - Due anni e otto mesi di reclusione per avere calunniato due fratelli di Goro, indicandoli come responsabili (insieme al padre oggi deceduto) dell’omicidio e dell’occultamento del corpo di Vilfrido ‘Willy’ Branchi, il diciottenne massacrato nel settembre del 1988 e abbandonato senza vita sull’argine del Po. È la pena richiesta dal sostituto procuratore Andrea Maggioni per don Tiziano Bruscagin, l’ex parroco del paese sulla Sacca. Il religioso aveva fatto quei nomi nel 2014 in un’intervista al Carlino, dando così il La alla riapertura dell’inchiesta sul delitto irrisolto. Oggi il sacerdote è a processo in rito abbreviato davanti al gup Vartan Giacomelli.

Ieri il pubblico ministero ha parlato per circa tre ore, evidenziando come il don non abbia mai chiarito la ragione che lo ha spinto a fare il nome di padre e figli, nemmeno quando ha avuto l’occasione di farlo. Dopo le conclusioni della pubblica accusa, la parola è passata alle parti civili, la famiglia Branchi rappresentata dall’avvocato Simone Bianchi, e i fratelli Francesco e Alfredo Gianella difesi dall’avvocato Dario Bolognesi. «La calunnia c’è in modo eclatante – ha spiegato Bolognesi –. In aula ho difeso i miei assistiti con convincimento perché la famiglia Gianella non merita un tale trattamento, fatto anche di accuse a una persona scomparsa che non può difendersi". L’avvocato Bianchi, al termine del suo intervento, ha comunicato al giudice la decisione di revocare la costituzione a parte civile dei parenti della vittima. "L’obiettivo della famiglia – ha spiegato il legale – era quello di arrivare alla verità. Non cercavamo risarcimenti e denaro. Volevamo soltanto fornire al giudice elementi utili per arrivare a una decisione giusta, come siamo certi che sarà. A questo punto – conclude il difensore – riteniamo che la sentenza di questo processo non appartenga più alla famiglia Branchi. Per questo ci facciamo da parte e attendiamo fiduciosi l’esito". Il verdetto del gup potrebbe essere emesso già all’inizio della settimana prossima. L’udienza è stata infatti aggiornata a lunedì prossimo, quando parleranno i difensori del sacerdote, gli avvocati Milena Catozzi e Marcello Rambaldi. Il processo per calunnia approdato alle fasi conclusive scorre parallelo al filone d’inchiesta principale, quello sul delitto di Willy. Il fasciolo conta due indagati per omicidio e, stando a quanto trapelato durante le precedenti udienze del processo ‘secondario’, sarebbe vicino a un momento di svolta.