Willy Branchi, due fratelli accusati: sarebbero pescatori

Luca Branchi non si arrende: "Credo di avere capito chi sono. Disposto ad andare da loro per farmi raccontare quella notte"

Il fratello di Willy, Luca Branchi assieme al suo legale Simone Bianchi (Businesspress)

Il fratello di Willy, Luca Branchi assieme al suo legale Simone Bianchi (Businesspress)

Ferrara , 7 febbraio 2020 – Avrebbero nascosto, saputo o partecipato, all’assassinio di Willy. E contro di loro il pm Andrea Maggioni e i carabinieri del Nucleo Investigativo da alcuni mesi stanno procedendo per omicidio in concorso. Da quanto trapela si tratta di due fratellastri di Goro, entrambi pescatori, di 64 e 74 anni. Al momento mai sentiti dagli inquirenti e, secondo la lettera e gli accertamenti della famiglia Branchi, parenti con la donna nella cui tomba vi sarebbero i vestiti di Willy. Sarebbero, dunque, loro i due indicati da una testimone a bordo della “motorella” vista la notte del 29 settembre con il corpo del diciottenne?

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"Da quanto ci è dato supporre, - spiega l’avvocato Simone Bianchi – gli indagati non sarebbero però i due figli del presunto assassino indicato la prima volta da don Bruscagin nell’intervista al Carlino che riaprì l’indagine". Quell’Ido Gianella, ex macellaio di Goro già deceduto, diventato, con i due figli (rappresentati dall’avvocato Dario Bolognesi), parte lesa nel procedimento che vede il parroco indagato per calunnia. "Perché questi ultimi – aggiunge il legale – oggi sono persone offese". Alla fine dello scorso anno, sulla tomba di Gianella, ignoti lasciarono la scritta con un indelebile rosso ‘assassino’, fatto per il quale sono ancora in corso accertamenti.

Indagato per concorso nell’omicidio, c’è anche una terza persona: Carlo Selvatico. Il pensionato (difeso dall’avvocato Michele Ciaccia), la settimana scorsa è stato interrogato in caserma a Goro dove era chiamato a rispondere di favoreggiamento (e prima ancora di falso). Ma al termine della ‘chiacchierata’, l’ipotesi di reato si è aggravata in omicidio. Uscendo dalla caserma, ha usato parole sprezzanti contro l’omicidio e contro il fratello di Vilfrido, Luca Branchi, dal quale ora è stato querelato. "Credo fortemente che i vestiti di Willy siano nella tomba di quella donna", il commento di quest’ultimo. Poi sui due pescatori indagati: "Ritengo di aver capito di chi si tratta. E sono pronto ad andare da loro e chiedergli cosa è successo quella maledetta notte e perché. Credo davvero che l’ora della verità sia finalmente arrivata – commenta il fratello della vittima, Luca – e che sia fatta luce sui responsabili della morte di mio fratello".