West Nile e zanzare, a Ferrara larvicidi anti invasione

ll sindaco ha firmato l’ordinanza che lancia il maxi piano di disinfestazione. I cittadini dovranno ‘pulire’ i propri spazi

Una ricercatrice in laboratorio (foto di repertorio Newpress)

DRESANO - ARCHIVIO - FEBBRE WEST NILE - ANALISI LABORATORIO - FOTO CANALI/NEWPRESS - PER REDAZIONE SUD MILANO/METROPOLI - CERRI/PINCIONI/STIMOLO

Ferrara, 11 maggio 2019 - Comune, Ausl e cittadini uniti per un unico scopo: la lotta alla zanzara. L’insetto più fastidioso – e anche potenzialmente mortale – della stagione estiva è pronto a tornare a far soffrire migliaia di ferraresi e turisti. Per questo, il sindaco Tiziano Tagliani ha firmato l’ordinanza con la quale si confermano anche per il 2019, sulla base delle indicazioni regionali e nazionali, le iniziative di lotta alle zanzare già attivate negli ultimi anni nel nostro Comune. Se presa per tempo, l’invasione di questo insetto (a cui è connesso il temibile virus della West Nile) può essere limitata.

Ma, come detto, serve lo sforzo di tutti. In primis, naturalmente, dell’amministrazione comunale. In buona sostanza, il lavoro del Comune si divide in quattro fasi. La prima, di prevenzione, prevede il trattamento periodico con prodotti larvicidi (fino al mese di ottobre) di tombini, caditoie e di tutti i potenziali ristagni d’acqua nelle aree e negli immobili pubblici. Quindi, si apre la fase del monitoraggio: in questo caso, gli addetti ai lavori, tramite le ovitrappole (al momento ne sono presenti 90 su tutto il territorio comunale), monitorano i livelli di infestazione nelle varie zone attraverso la conta delle larve.

Non è, però, tutto così semplice. Esiste, infatti, il caso in cui questo possa non bastare. In situazioni di infestazioni particolarmente intense o di malattie trasmesse dalle stesse zanzare – su indicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl – l’amministrazione comunale potrebbe attivare dei trattamenti adulticidi particolari o quelli previsti dal Piano Regionale (che uscirà a giorni) per le ipotesi di rischio sanitario. L’ultima fase, ovvero quella del controllo, riguarda la polizia municipale, che ha la facoltà di applicare le sanzioni previste qualora lo stesso documento non venga rispettato.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica, invece, sarà impegnato nella valutazione del monitoraggio della numerosità della zanzara tigre, nell’informazione e nel coordinamento delle azioni in caso di emergenze già citate. E i cittadini? Ai ferraresi sono richieste azioni mirate: evitare che negli spazi aperti privati restino ristagni d’acqua o contenitori nei quali l’acqua possa raccogliersi, tenere sgombri i cortili da erbacce e rifiuti di ogni genere in modo da evitare il ristagno delle acque piovane dove gli insetti possono trovare un habitat favorevole, stoccare i materiali al coperto e utilizzare con regolarità i prodotti larvicidi nei propri tombini, nelle griglie di scarico, nei pozzetti di raccolta delle acque piovane e in tutti i luoghi dove non sia possibile eliminare la raccolta delle acque, compresi i pluviali delle grondaie. Infine, i trattamenti adulticidi privati possono essere effettuati solo dal 15 giugno al 15 settembre, previa comunicazione di almeno sette giorni al Comune e al Dipartimento di Sanità Pubblica.