FRANCO VINCENZI VANINI
Cronaca

"Zls, il Comune fuori per colpa sua. Troppo facile accusare il Governo"

Portomaggiore, Grilanda di Forza Italia attacca la giunta. "La nostra Unione non ha peso politico"

Michele Grilanda attacca l’amministrazione perché il territorio è rimasto fuori dalla Zls, un’opportunità di crescita

Michele Grilanda attacca l’amministrazione perché il territorio è rimasto fuori dalla Zls, un’opportunità di crescita

Forza Italia Portomaggiore ha preso atto con soddisfazione di aver suscitato interesse rispetto ad un tema importante segnalato nei giorni scorsi: il fatto che Portomaggiore sia rimasto escluso dalla ZLS, mentre gran parte del territorio ferrarese è stato incluso, compresi i due Comuni che, come Portomaggiore, fanno parte dell’Unione Valli e Delizie, vale a dire Argenta e Ostellato.

Comincia così l’intervento del direttivo di Forza Italia di Portomaggiore, guidato dall’ex vicesindaco Michele Grilanda. Che insiste: "Viste le considerazioni del sindaco di Portomaggiore, Dario Bernardi, riteniamo doveroso puntualizzare alcune questioni. La prima questione è che ci auguriamo pure noi che, come dice il sindaco, Portomaggiore possa rientrare, anche se in un secondo tempo, nelle zone agevolate denominate appunto ZLS, o Zone Logistiche Semplificate. Resta il fatto che ci sono due aspetti che vanno considerati a questo proposito: il primo è che arriviamo sempre lunghi o non arriviamo affatto sulle opportunità; il secondo che l’Unione da un punto di vista politico non esiste. La seconda questione è che non possiamo stare al gioco di chi, come il sindaco, ribalta la frittata".

In che modo? "Addossando le responsabilità al Governo nazionale, perché questo agisce sulla base degli elementi che fornisce la Regione. Ed è proprio qui che è mancata l’interlocuzione politica opportuna che doveva porre il territorio di Portomaggiore al centro dell’attenzione, per trattarlo quantomeno come sono stati trattati i territori di Argenta e Ostellato. Quanto poi al consiglio di alzare il telefono per chiamare questo o quel ministro, dobbiamo dire intanto che nessuno ce lo ha chiesto e che, come linguaggio, non lo prendiamo neppure in considerazione. Infine, ci è stato rimproverato di aver scambiato lo sportello del Centro per l’impiego dell’agenzia regionale per il lavoro come punto di ascolto per gli immigrati, può essere che sulla corretta denominazione non siamo stati precisi, ma non siamo stati noi a presentarlo come strumento utile per combattere il caporalato. E da questo punto di vista, a nostro avviso, è totalmente inefficacie: basta farsi qualche giro alla mattina dalle 6 alle sette e mezza per capire un po’ come stanno le cose".

Franco Vanini