Ferrara zona bianca dopo 7 mesi: regole. Stop a restrizioni e coprifuoco

Dal 6 novembre 2020 la città era entrata in ’zona gialla’ assieme a tutto il resto della regione. Le reazioni degli operatori: "Un momento importante, ora adoperiamoci per non tornare indietro"

A sorridere sono in particolare gli esercenti delle attività commerciali (Businesspress)

A sorridere sono in particolare gli esercenti delle attività commerciali (Businesspress)

Ferrara. 13 giugno 2021 - Dopo oltre sette mesi, da oggi Ferrara torna in zona bianca, e si conclude la fisarmonica di restrizioni, aperture e chiusure a singhiozzo che durava dal 6 novembre dello scorso anno. A effetto immediato, con il passaggio in zona bianca, decade il coprifuoco. Peraltro ci si può spostare senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, oppure se si è in possesso di una ‘certificazione verde Covid-19‘.

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Si può far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Le visite nell’arco della stessa giornata in altre zone devono concludersi facendo rientro alla propria abitazione entro le 24. La boccata d’ossigeno più significativa l’avranno bar e ristoranti, che saranno aperti anche alla sera e al chiuso, senza limiti orari. Tuttavia al chiuso, si potrà stare in sei al tavolo, all’aperto non ci saranno limiti. Finalmente potranno riaprire anche le discoteche, ma non per ballare. Verranno, invece, utilizzate per servire aperitivi, cene e cocktail. Per ballare in discoteca, invece, il Governo sta decidendo il da farsi.

Soddisfatto "ma senza strapparmi le vesti", il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Matteo Musacci. "E’ un cambiamento importante che francamente ci aspettavamo – rimarca l’imprenditore – . Sicuramente si tratta di un passaggio ulteriore verso una tanto agognata normalità. Ma, soprattutto, in zona bianca decadranno alcune regole davvero ridicole che imponevano al ristoratore di dividere, qualora il numero fosse superiore a quello consentito, gruppi di amici che si presentavano nei locali". Come effetto pratico quindi "le nuove disposizioni aiutano anche nella gestione dei coperti". Per Musacci comunque, il filone restrizioni rimane ancora un capitolo aperto. "Potremo dirci soddisfatti – chiude il presidente di Fipe – solamente quando verranno superate, anche all’interno, le limitazioni che tutt’ora permangono e quando si potrà togliere la mascherina. Fatta eccezione per gli operatori per i quali lo scrupolo e le misure devono rimanere".

Nicola Scolamacchia a suo modo vuole essere ottimista. Pur nella consapevolezza che "i numeri della stagione 2019, torneranno in tempi non brevissimi". D’altro canto "la stagione è molto più corta e, per quanto riguarda il settore turistico, possiamo contare solamente sul 25% del mercato complessivo. Tanto più che i turisti mancano, così come mancano i gruppi di visitatori con tour organizzati". Insomma il bilancio della ripresa "è positivo, se si guarda il trend, specie nel fine settimana, ma ancora non c’è un grande vigore". Problema, quest’ultimo, che riguarda anche il turismo costiero. Sul passaggio in zona bianca, Scolamacchia non ha dubbi: "E’ un risultato importante, che va mantenuto e preservato. Non torniamo indietro, perseguiamo questa strada".

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