Ferrara, 3 marzo 2010 - Santa Francesca Romana, San Girolamo, e Santo Stefano. Talvolta superficialmente considerate figlie di un patrimonio ‘minore’, le tre chiese ferraresi saranno presto riscattate dall’ormai celebre duetto Francesco Scafuri (responsabile dell’Ufficio Ricerche storiche del Comune) - Giovanni Sassu (curatore dei Musei civici d’Arte antica), che nelle prime domeniche di marzo le renderanno protagoniste di un nuovo ciclo di visite guidate ai luoghi di culto cittadini.

Tre appuntamenti, a cui ne seguiranno altrettanti nel mese di maggio, per riprendere il percorso avviato nel 2008 alla scoperta dei templi della fede cittadina e delle opere d’arte che ne impreziosiscono gli interni. Il tutto con la stessa formula che tanti apprezzamenti ha riscosso nelle passate edizioni e che vede il responsabile dell’Ufficio Ricerche storiche del Comune Francesco Scafuri impegnato nella descrizione delle vicende architettoniche e devozionali degli edifici sacri e il curatore dei Musei civici d’Arte antica Giovanni Sassu alle prese con l’analisi degli elementi decorativi e delle opere di pregio che arricchiscono volte e cappelle.

Organizzato, come sempre, dal Comune in collaborazione con l’Arcidiocesi, il ciclo di conversazioni si aprirà domenica prossima alle 11, con la chiesa di Santa Francesca Romana di via XX Settembre, seguita, il 14 marzo alle 11,30, da quella di San Girolamo, in via Savonarola, e in chiusura, da quella di Santo Stefano, in piazza Saint Etienne, il 21 marzo alle 11. “Sarà una sorpresa – ha promesso oggi in conferenza stampa Francesco Scafuri – scoprire la storia e le bellezze di queste tre chiese che, a torto, vengono ritenute minori e talvolta non compaiono neppure nelle guide turistiche di Ferrara”.

“Con le nostre conversazioni – ha confermato Sassu – intendiamo offrire ai ferraresi e ai turisti l’opportunità di conoscere una parte meno nota della storia della città, quella che segue l’epoca degli Este e che ha lasciato negli edifici di culto autentici tesori come la tela di Ludovico Carracci a Santa Francesca Romana, la scultura della Crocifissione di Pietro Turchi a San Girolamo o il dipinto dello Scarsellino a Santo Stefano”.

“Con questi tre nuovi appuntamenti – ha aggiunto l’assessore ai Beni monumentali Aldo Modonesi – proseguiamo il percorso di scoperta del patrimonio cittadino che ha preso il via da una felice intuizione della passata legislatura e che tanti ferraresi è riuscito ad avvicinare alla storia delle nostre chiese. L'auspicio dell'Amministrazione è quello di poter vedere ancora una volta banchi e navate stipati di visitatori interessati a conoscere questa importante fetta del patrimonio artistico cittadino”.

Soddisfazione per l’organizzazione di questo terzo ciclo di visite, che ancora una volta ha unito l’impegno di Comune e Arcidiocesi, è stata espressa anche dal vicario generale della Curia mons. Antonio Grandini che ha sottolineato come questo genere di iniziative sia “utile soprattutto per i ferraresi, che possono così riaccostarsi a una parte della propria identità, seguendo quel percorso a cavallo tra storia, arte e fede che da sempre caratterizza la vita della città”. “E’ un’esperienza ‘contro la smemoratezza delle nostre radici’ – ha aggiunto il segretario dell’arcivescovo di Ferrara don Carlo Adesso, citando mons. Ravasi – un’occasione per restituire il ricordo al cuore di ogni cittadino”.