LAURA GUERRA
Cultura e spettacoli

Italia in festa sui carri: “Viva i carnevali, ma è a rischio il futuro di quelli più piccoli”

Ivano Manservisi è al timone da quasi 40 anni della rassegna di Cento (Ferrara). “Il pubblico è cambiato, ma ci sono sia bambini che anziani”

Italia in festa sui carri: “Viva i carnevali, ma è a rischio il futuro di quelli più piccoli”

Ferrara, 4 marzo 2025 – II Carnevale in Italia è una sinfonia di emozioni. Ivano Manservisi è patron del Cento Carnevale d’Europa: ne è al timone da quasi 40 anni. È la rassegna più importante della Regione ed è un evento rinomato a livello mondiale.

Colori e musica: al centro, il patron del carnevale di Cento Ivano Manservisi
Colori e musica: al centro, il patron del carnevale di Cento Ivano Manservisi

Manservisi, quali sono stati i cambiamenti del carnevale in questi anni?

“E’ cambiato il pubblico, E ci si è evoluti, adattati a ciò che succede nel sociale e nel mondo così come si è aggiunta la presenza dei personaggi famosi come special guest del carnevale. Ci sono stati carnevali che partivano da una buona base e altri come quello di Cento che dal niente sono arrivati a livello mondiale, costruendo l’evoluzione più importante”.

Ci può spiegare?

“Feci nascere il Cento Carnevale d’Europa da un carnevale fallito fatto di piccoli carri con sopra qualche bambino e con un’enorme difficoltà economica da parte di tutti e in questi anni, prima io poi con mio figlio Riccardo, l’abbiamo fatto diventare al livello che ora tutti conoscono”.

C’è stata anche l’evoluzione dei carri?

“L’arte tradizionale della cartapesta rimane ma viene affiancata anche da modelli 3D, l’uso del polistirolo e di stoffa. Ma la carta rimarrà sempre”.

Un enorme palcoscenico si è snodato nel cuore della città e che ancora una volta ha accolto pubblico da ogni angolo d'Italia e non solo, tutti uniti dalla magia di una festa che trascende confini e culture (Foto di Laura Guerra)

Cosa ci dice delle coreografie?

“Il vero cambiamento è stato quando i gruppi, dopo essersi evoluti in qualcosa di organizzato raccontando storie, hanno dato vita a coreografie emozionali amalgamate al carro”.

Com’è cambiato il pubblico del carnevale?

“A Cento siamo stati i primi a inserire la presenza dei vip, cosa che poi anche gli altri hanno introdotto. Il pubblico è eterogeneo ma svecchiato dalla presenza di tanti ragazzi. La presenza di bambini è maggiore nei piccoli carnevali: lì è possibile ancora farli salire sui carri, cosa impensabile per la sicurezza di un grande carnevale”.

Come vede il carnevale del futuro?

“Con il gettito introdotto anche dagli altri carnevali e con l’unione tra pubblico e privato per una gestione e realizzazione delle kermesse si possono ottenere risultati ancora maggiori. E poi i carri del futuro: dove la tecnologia sarà sempre maggiore e le maschere sempre più realistiche. Ma il carnevale sarà sempre più un luogo dove la gente cercherà un momento di svago dalle brutture del mondo e della vita. A causa delle regole sempre più stringenti, però, i piccoli carnevali potrebbero scomparire”.