I colori della conoscenza: ciclo di incontri all’Ariostea

Iniziano gli appuntamenti dedicati alla lingua e ai linguaggi. Via anche a una serie di conferenze dedicate ai ‘maestri’, da Lucrezio alla Montalcini

Da sinistra, Fiorenzo Baratelli, Roberto Cassoli, Anna Quarzi e Massimo Maisto

Da sinistra, Fiorenzo Baratelli, Roberto Cassoli, Anna Quarzi e Massimo Maisto

Ferrara, 16 gennaio 2019 - La biblioteca Ariostea ospita due cicli di incontri diversi, promossi dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di storia contemporanea. Storia e attualità, fra le tematiche oggetto degli appuntamenti dal titolo ‘I colori della conoscenza – La lingua e i linguaggi’, e ‘Maestri’. Anna Quarzi, presidente dell’Istituto di storia contemporanea ha sottolineato che «l’iniziativa intende offrire delle riflessioni a cittadini, insegnanti e studenti». Si comincia domani alle 17, con la presentazione del ciclo di incontri ‘I colori della conoscenza’. Dopo il saluto del vicesindaco Massimo Maisto, la presentazione del programma da parte della responsabile della rassegna Daniela Cappagli, spazio quindi al primo dibattito dal titolo ‘Educare nel tempo delle soggettività’, a cura della sociologa Maura Franchi, docente dell’Università di Parma.

Il calendario continuerà poi con tre conferenze sul tema ‘Parole e pensiero’, e altrettante relative all’argomento ‘Parole e segni’. Inoltre, l’Istituto di storia contemporanea, in vicolo Santo Spirito 11, ospiterà tre laboratori didattici. il 25 febbraio è in programma l’incontro ‘Quando mancano le parole’, il 18 marzo ‘Riflessioni su ‘L’elogio della mitezza’ in Norberto Bobbio’, e l’8 aprile ‘Le parole della storia’.

Il secondo filone di approfondimento in biblioteca Ariostea si articola intorno alla figura dei maestri. Si comincia venerdì 25 gennaio alle 17, con l’incontro ‘Maestro, dove abiti?’. Dopo il saluto del sindaco Tiziano Tagliani e la presentazione del programma da parte di Fiorenzo Baratelli, dell’Istituto Gramsci, spazio ai testi a cura di Piero Stefani e alle letture di Magda Iazzetta. «Il maestro – ha evidenziato Fiorenzo Baratelli – rappresenta una figura che fornisce una testimonianza e non un modello. Colui che mette in crisi le società chiuse e trasmette passione per la ricerca della verità». Il 15 febbraio avrà luogo la lectio magistralis di Ivano Dionigi, ‘Lucrezio, il maestro senza discepoli’. Il 15 marzo, Piero Stefani e Silvia Zanconato dialogheranno de ‘I discepoli e le discepole di Gesù’. Il 12 aprile Claudio Cazzola affronterà l’argomento ‘Seneca filosofo, maestro di interiorità’. L’8 maggio, Cristiana Pulcinelli discuterà di ‘Rita Levi Montalcini, una vita per la conoscenza’, mentre il 23 maggio, Nicola Alessandrini e Cinzia Carantoni si occuperanno di Baruch Spinoza. Adriano Olivetti, al centro dell’intervento di Paolo Veronesi il 13 settembre, e Benedetto Croce, di quello di Maurizio Villani il 20 settembre. Il 22 novembre, Federico Varese e Goffredo Fofi concluderanno il ciclo.

Giuseppe Malaspina