Film su Giorgio Bassani a Ferrara, parco Massari diventa un set

Sono iniziate le riprese del docu-film di Arte France con i giovani attori della scuola Florestano Vancini

Altri set saranno corso Ercole I d’Este, la biblioteca Ariostea e il tennis club Marfisa

Altri set saranno corso Ercole I d’Este, la biblioteca Ariostea e il tennis club Marfisa

Ferrara, 6 maggio 2021 - Potrebbe sembrare una citazione dal celebre motivo figlio della chitarra e dell’armonica di Edoardo Bennato. Ma, per il documentario dedicato allo scrittore Giorgio Bassani, all’isola che non c’è si è preferito il ‘giardino’. Sono infatti iniziate ieri dal Parco Massari, le riprese ferraresi del docu-film sulla vita di Bassani, prodotto per la Francia e la Germania e in onda nei prossimi mesi su Arte France.

La regista Rä Di Martino, con la produzione italo-francese (l’italiana Alto Piano e la francese Les Films du Poisson) e alcuni giovani attori della scuola d’arte cinematografica Florestano Vancini, fondata dal ferrarese Stefano Muroni, stanno raccontando proprio in città la vita del celebre scrittore e gli scenari del film di Vittorio De Sica ‘Il Giardino dei Finzi Contini’.

Non a caso il film si chiama ‘Il Giardino che non c’è’ ed è atteso sull’emittente franco-tedesca a gennaio del 2022. La pellicola "si appresta ad essere uno dei lavori più approfonditi sulla vita dell’autore", rivelano dalla produzione italiana. Per tutta la settimana la troupe sarà nella città estense, dopo le prime riprese effettuate a Roma, dove è stata anche intervistata la compagna di Bassani, Portia Prebys.

Itinerari bassaniani. In città, oltre al Parco Massari, gli altri scenari al centro delle riprese saranno: il Centro Studi Bassaniani, casa Minerbi-Dal Sale (via Giuoco del Pallone), corso Ercole I d’Este, la biblioteca Ariostea. E ancora, la Porta degli Angeli, il cimitero ebraico, casa Pesaro, il tennis club Marfisa.

"Il film documentario parlerà del libro e del film di Vittorio De Sica, del difficile rapporto tra letteratura e cinema e di quanto la storia de ‘Il Giardino dei Finzi Contini’ sia diventata parte dell’inconscio collettivo. Affezionandosi all’immaginario, infatti, lo si cerca nella realtà. Per questo il ‘giardino’ sarà rappresentato attraverso riprese in diversi luoghi", ha spiegato la regista nei giorni scorsi. Portia Prebys, dal canto suo, aveva sottolineato:

"La cosa più importante di Giorgio è che non parlava mai di persone. Mai gossip. Ogni giorno era per lui una bellissima giornata". Prebys ha inoltre rimarcato l’importanza del Centro studi bassaniani: "E’ molto importante attrarre visitatori e mostrare questi spazi, che parlano di Giorgio, della sua vita, della sua opera e della sua quotidianità". "Giorgio Bassani e le sue opere si confermano tra i patrimoni internazionali di Ferrara. L’arte, il cinema e Bassani vivono in una simbiosi continua e la città oggi torna a vivere anche attraverso i suoi grandi figli", ha detto l’assessore Marco Gulinelli, annunciando anche l’idea di un appuntamento alla palazzina Marfisa d’Este dedicato al rapporto tra Bassani e l’arte, a cui collaborerà anche lo storico dell’arte Lucio Scardino. re. fe.