MARIO BOVENZI
Economia

Berco, 120 ore di sciopero: “Briciole in busta paga”. Spesa sospesa agli operai

Sindacato e Comune studiano una serie di iniziative per aiutare i lavoratori. Tra queste, sconti al market e bollette a rate. “Così la protesta non si fermerà”

Berco, 120 ore di sciopero: “Briciole in busta paga”. Spesa sospesa agli operai

Copparo (Ferrara), 1 marzo 2025 – Costa caro scioperare, gli operai della Berco stanno superando il traguardo delle 120 ore con le braccia incrociate. Con lo stop degli impianti oggi, domani e lunedì saranno 12 giorni di fila. Lunedì ci sarà, alle 5,30 del mattino, un presidio davanti ai cancelli. “Dobbiamo essere tutti presenti”, l’appello dei sindacati. Anche il paese si mobilita, tra le idee la ’spesa sospesa’ al market, sconti nei negozi, bollette e mutui dilazionati.

Berco, 120 ore di sciopero. Le iniziative per aiutare gli operai: scatta la spesa sospesa
Berco, 120 ore di sciopero. Le iniziative per aiutare gli operai: scatta la spesa sospesa

“Si troveranno con la prossima busta paga dimezzata, c’è chi prenderà meno di 500 euro. Così si rischia che venga meno quello che è un loro diritto, che non riescano più a scioperare”, spiega Fabrizio Pagnoni, sindaco di Copparo. Era davanti ai cancelli dell’azienda quando arrivò la notizia che 480 lavoratori sarebbero stati licenziati, ha preso parte ai tavoli al ministero, era in prima fila alla manifestazione del metalmeccanico che ha attraversato il paese, striscioni e fumogeni.

Dobbiamo difendere posti di lavoro, famiglie, la tenuta sociale di un paese”. Ha accolto l’invito dei sindacati a coordinare un nuovo tavolo. “Dovrà occuparsi – spiega – proprio dei problemi di tenuta economica che cominciamo a registrare, dovrà rispondere alle prime necessità di coloro che stanno scioperando”.

Non solo parole. Insieme ai sindacati stanno stilando un elenco con banche, grande distribuzione, commercio, istituzioni, come Comuni, Unione e Regione. “Ci sono famiglie che hanno un mutuo da pagare, chiederemo alla banche una rogatoria, di dare tempo. Non conviene nemmeno a loro avere come clienti persone che per la crisi Berco rischiano di diventare insolvibili”.

Dai mutui alle bollette. “Cominciamo con i gestori dell’acqua e rifiuti, Cadf e Clara. Proporremo di dilazionare le bollette, di andare incontro in qualche modo ai lavoratori”.

Dalle bollette alla tavola. “Vogliamo coinvolgere i supermercati, con una scontistica. Magari lanciare la spesa sospesa, i cittadini come per la colletta alimentare potrebbero lasciare un prodotto, regalarlo. Così non si arrenderanno”.

L’idea era stata progettata per l’eventualità più drammatica, i licenziamenti. “Dobbiamo partire prima – dice il primo cittadino –, perché queste famiglie con quel monte ore di scioperi a fine mese non arrivano”. Roberto Girotto (Fim Cisl) è andato con lo striscione a place Jean Rey, sulle labbra la protesta per difendere la Berco davanti alla sede del consiglio europeo, a Bruxelles.

“Più dignità e più rispetto. I lavoratori e le lavoratrici di Berco, Italia”, si legge su fondo bianco, intorno le bandiere. “I prossimi giorni saranno giorni di sciopero, così le buste paga si assottigliano. E di molto, allora siamo partiti con questa idea, stiamo percorrendo un po’ tutte le strade. Berco è Copparo, è un paese. Così chiediamo al paese di dimostrare ancora una volta la sua vicinanza”.

Da Copparo a Masi Torello, sindaci in prima fila per difendere posti di lavoro, famiglie, la tenuta dei paesi. Rexnord Tollok, ci sarà tempo fino al termine di marzo per trovare un compratore. “Questo lasso di tempo in più ci dà speranza e ossigeno”, afferma Samuele Neri, primo cittadino a Masi Torello.