Bompani Ferrara, tanti ordini. L'azienda non chiude per ferie

Stabilimento aperto anche in agosto: scaglionate le vacanze dei dipendenti. "Dobbiamo recuperare le commesse arrivate nel lockdown"

Enrico Vento, amministratore delegato della 'Bompani' di Ostellato

Enrico Vento, amministratore delegato della 'Bompani' di Ostellato

Ferrara, 11 luglio 2020 - Cucine sempre accese alla ‘Bompani’ di Ostellato. Lo stabilimento, all’avanguardia nella produzione di elettrodomestici, è infatti la prima azienda manifatturiera a rompere un antico tabù, quello della serrata per ferie nel mese d’agosto. "Durante il periodo di lockdown, abbiamo avuto la fortuna che i nostri clienti non hanno annullato gli ordini, al punto che ci ritroviamo oggi con un portafoglio di commesse che arriva già al mese di novembre – spiega l’amministratore delegato Enrico Vento –, e per questo ci siamo trovati nelle condizioni di chiedere ai nostri dipendenti di scaglionare le proprie vacanze, spalmando le ferie per non interrompere mai la produzione".

Inizialmente il confronto con la Fiom non è stato semplice, ma ieri si è arrivati all’intesa: "Bompani effettivamente è la prima azienda manifatturiera della provincia che scagliona le ferie dei dipendenti in questo periodo – commenta il segretario provinciale Giovanni Verla –, al contrario di altre società che, complice la crisi, non solo effettuano la rituale chiusura ma addirittura la allungano con la cassa integrazione. Di fronte alla possibilità di mantenere e consolidare gli ordini, abbiamo trovato un accordo".

L’azienda perciò consentirà ai propri dipendenti (circa 150 quelli addetti alla produzione di cucine e forni) di effettuare due settimane di ferie a testa, ma a rotazione; per garantire questi riposi, sarà assunta una decina di lavoratori interinali, chiamati in sostituzione di quelli in ferie. Ma in questo modo non ci sarà neppure un giorno di stop: "Dal punto di vista del business, per noi poter mantenere le commesse è strategico – riprende Vento–; in qualche modo è la prova che la nostra visibilità, anche in questo periodo complicatissimo, è molto buona, e conviene mantenere questo posizionamento". Una curiosità, lo stesso amministratore delegato, all’inizio dell’emergenza sanitaria, è stato colpito dal Covid; guarito, è tornato in azienda. Altra tegola, i danni che lo stabilimento di Ostellato ha riportato nei giorni scorsi per il fortunale che si è abbattuto su mezza provincia: "Avevamo i capannoni allagati – racconta Vento –, ma gli operai si sono prodigati in modo eccezionale per pulire magazzini e attrezzature, e non perdere di fatto neppure un giorno di produzione. Un senso di attaccamento che ora, con l’accordo sulle ferie scaglionate, testimonia lo spirito che c’è in Bompani".

Spirito colto positivamente anche dalla Fiom, che però in conclusione ricorda un ultimo impegno all’azienda: quello di completare, entro fine anno, "l’apertura dei cupolini del tetto – chiude Verla –, per garantire migliori condizioni climatiche e di lavoro all’interno della fabbrica, dove spesso le temperature sono molto elevate". E perché dunque l’idea del ‘forno’, che contraddistingue il marchio Bompani, sia solo sui cataloghi.