Carife, via agli arbitrati per gli obbligazionisti

Ma si teme un'altra beffa. E intanto Bertuzzi (Pd) interpella il ministro

I risparmiatori Carife (archivio Bp)

I risparmiatori Carife (archivio Bp)

Ferrara, 16 giugno 2017 - Per parecchie centinaia di obbligazionisti Carife, scatta la procedura degli arbitrati, con cui tentare di recuperare integralmente il risparmio ‘azzerato’. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto, composto di otto articoli, che regolamentano il cosiddetto ‘fondo di solidarietà’, tramite una procedura da attivare presso i collegi costituiti dall’Autorità nazionale anticorruzione. Ma quello che subito allarma anche i ferraresi, sono i tempi: cinque mesi in tutto, per avviare i ricorsi. Che non potranno però essere inoltrati prima che il Fondo Interbancario abbia pubblicato l’offerta: il decreto stabilisce che il Fitd debba provvedere a questo fondamentale adempimento entro 30 giorni, a quel punto per i risparmiatori scatterà una vera e propria corsa contro il tempo.

«Il timore è che proprio questo possa trasformarsi nell’ennesima beffa – spiega il presidente provinciale di Federconsumatori Roberto Zapparoli –: come si è visto già nella fase dei rimborsi automatici, i termini tanto ristretti hanno comportato uno stress per i risparmiatori e per chi, come le associazioni o gli studi legali, hanno dovuto assisterli. Si è arrivati, perciò, inevitabilmente a una proroga, e temo che anche in questo caso avverrà lo stesso. Ma intanto, poiché di questo non si può avere certezza, ci si prepara, tutti, a correre come pazzi».

Com'è noto, possono ricorrere agli arbitrati gli obbligazionisti che hanno deciso di non accettare la decurtazione all’80% dei propri risparmi, ma soprattutto quelli che non rientrano nei fondamentali paletti fissati l’anno scorso dal ‘decreto salvarisparmio’: reddito inferiore ai 35mila euro annui, e proprietà di titoli superiore a 100mila euro. «Solo per la Federconsumatori, abbiamo predisposto oltre 200 pratiche – prosegue Zapparoli –, ma siamo convinti che la platea sia molto più ampia». Anche perché, rispetto ai circa 4mila obbligazionisti azzerati, poco più di 2200 hanno presentato la domanda di rimborso automatico all’80%. Un’altra tagliola, è rappresentata dall’esclusione dall’arbitrato dei risparmiatori che non hanno acquistato le obbligazioni direttamente dalla propria banca, ma attraverso un diverso rapporto negoziale. Federconsumatori, e le altre associazioni, sono ovviamente a disposizione per chiarimenti.

Ma i chiarimenti li invoca, con un’interpellanza parlamentare rivolta al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, la senatrice Pd Teresa Bertuzzi; di fatto, si chiede di ricostruire l’intera vicenda del commissariamento Carife.