Ferrara, le imprese cinesi preferiscono la ristorazione

Il secondo settore più diffuso fra le aziende collegate con la popolazione della Repubblica Popolare è il manifatturiero

La cucina cinese vanta una storia di oltre quattromila anni di tradizione (foto d’archivio)

La cucina cinese vanta una storia di oltre quattromila anni di tradizione (foto d’archivio)

Ferrara, 16 gennaio 2019 - Sono quasi 500 le imprese cinesi presenti nella provincia di Ferrara. E di queste più della metà operano nel settore della ristorazione e degli alloggi. Dati che, secondo l’Osservatorio delle imprese che fa capo alla Camera di Commercio di Ferrara, segnano un nuovo trend per l’imprenditoria ‘gialla’: la ristorazione e i servizi sono settori aziendali preferiti rispetto al commercio, settore più nel diffuso negli anni passati.

Se si analizzano i numeri si scopre che su 498 persone cinesi che hanno a che fare con le imprese di di colore giallo registrate nel ferrarese, 274, sono attività operanti nel settore della ristorazione, in particolare nei bar. Seguono i ristoranti, per lo più di a base di cucina orientale. Il secondo settore più diffuso fra le imprese collegate con la popolazione cinese c’è il manifatturiero, stanno crescendo i negozi che fanno lavori sartoriali, e solo al terzo posto arriva il commercio.

Il business mandarino, dunque, si concentra sopratutto nelle attività collegate con la vocazione turistica della città e il tempo libero, specie quello degli over 65. Si aggiunge il manifatturiero, specie nel campo della moda. Secondo l’osservatorio, che fotografa la situazione al 30 settembre, rileva che dal 2014 il numero d’imprese cinesi in provincia è aumentato di circa 80 unità e sempre nel campo della ristorazione. Continuando con l’analisi dei numeri si evince anche un altro dato: nel totale delle persone straniere extra Ue occupate nelle imprese attive (2888) quelle più numerose sono collegate a cittadini cinesi, seguite dai marocchini, dove molto spesso, a differenza di quelle cinesi, il titolare dell’impresa corrisponde con chi ci lavora. Seguono le aziende collegate agli albanesi e i pachistani. Un’analisi più approfondita delle aziende cinesi evidenzia che su 498 persone, 303 sono cinesi titolari di azienda, 117 figurano come amministratori, 67 sono soci e 11 hanno altre cariche.

Cifre che stanno a dimostrare come, a differenza delle altre imprese collegate con cittadini stranieri, l’azienda a colore ‘giallo’ è più articolata e può contare su un numero maggiore di figure societarie e può fare riferimento a una manodopera più consistente rispetto a quella di altre nazionalità. La distribuzione sul territorio delle aziende ‘gialle’ infine. La maggior parte sono dislocate nel capoluogo (185), segue la città di Cento con 65, mentre la presenza di queste società fra Argenta e Portomaggiore è più bassa e quasi inesistente nel Basso Ferrarese.