Fox Bompani Ferrara, aumentano le ore di sciopero

Ostellato: dopo il fallimento delle trattative, da lunedì il presidio dei lavoratori passerà da due a otto ore. L’azienda: "Solo forzature"

I sindacalisti della Fiom Emanuele Farinelli e Giovanni Verla assieme ad alcuni dipendenti della Bompani

I sindacalisti della Fiom Emanuele Farinelli e Giovanni Verla assieme ad alcuni dipendenti della Bompani

Ostellato (Ferrara), 15 febbraio 2023 – Si è inasprito il confronto tra la dirigenza della Fox Bompani e i lavoratori dello stabilimento di Ostellato, circa 140 addetti, che salgono a 160 con i 20 della casa madre di Modena. Fonti sindacali informano che l’azienda sta reclutando parte delle maestranze disponibili a tornare in fabbrica per dar corso alla fase preliminare finalizzata alla costruzione di 1.200 cucine, che è la cospicua commessa che l’azienda ha ottenuto di recente. Da alcuni giorni, dopo il fallimento dell’incontro tra i manager della Fox e i rappresentanti sindacali, lo sciopero a oltranza è passato da due a otto ore al giorno.

Non solo , da lunedì prossimo, data nella quale l’amministratore delegato Enrico Vento ha preannunciato l’intenzione di cominciare la produzione, la Fiom ha risposto che sarà attivato il presidio davanti alla fabbrica, per bloccare la produzione. La proposta dell’azienda, secondo i sindacati, per onorare la cospicua commessa e migliorare la liquidità era una soluzione ponte: lavorare gratis fino alla fine di febbraio e con gli introiti versare un terzo della tredicesima ai lavoratori e poi tornare al lavoro e pagamento degli arretrati da marzo. Ricordiamo infatti che, a seguito della crisi di liquidita, i dipendenti sono in arretrato dello stipendio di dicembre e della tredicesima; attualmente sono in cassa integrazione. L’amministratore Enrico Vento rispedisce al mittente le accuse dei sindacati: "Dire che la società ha chiesto di lavorare gratis è una forzatura: Bompani ha potuto pagare solo un anticipo della tredicesima e per le tre settimane del mese di dicembre i lavoratori hanno percepito in questi giorni la cassa integrazione".Ma qual è stata la proposta dell’azienda? "Bompani aveva già comunicato ai lavoratori di volere riavviare la produzione per soddisfare l’ordine di un importante cliente e che a seguito della spedizione ciò avrebbe consentito di pagare parte degli stipendi in sospeso. La società, infatti, ha potuto pagare solo un anticipo della tredicesima e per le tre settimane del mese di dicembre i lavoratori hanno percepito in questi giorni la cassa integrazione. Dire che la società ha chiesto di lavorare gratis è una forzatura: l’importo dell’acconto sulla tredicesima sarebbe stato pari alla settimana lavorata. Abbiamo sempre pagato i salari, sebbene la liquidità sia un problema che si trascina da tempo".

Ma i sindacati non si fidano: "È una proposta inaccettabile – sostiene Emanuele Farinelli, il sindacalista della Fiom che sta seguendo la vertenza – si rischia di far venire gratis i lavoratori senza nessuna certezza scritta. Piuttosto ci aspettiamo che la Fox presenti un piano di rientro degli stipendi e della tredicesima. Per questo ci mobiliteremo". La riunione è fallita con toni aspri: "Non si fanno gli interessi dei lavoratori in questo modo – prosegue Vento – C’è stata un’aggressione verbale verso la rappresentante della società che aveva condotto il tavolo di trattativa (l’avvocato e socio di minoranza della Fox ndr), un fatto senza precedenti, che denota la degenerazione dei rapporti piuttosto che la volontà di rilanciarli. Un abile pretesto per alimentare lo scontro: ’mi avete indispettito quindi proclamiamo sciopero a oltranza e blocchiamo i cancelli’".