LAURO CASONI
Economia

Makros di Ferrara ha realizzato la più grande biblioteca di Istanbul

Attiva negli incubatori di Sipro, ha ideato una struttura che conterrà due milioni e mezzo di libri, spazi di 400metri quadrati e archivi sotterranei lunghi 27 chilometri

La più grande biblioteca di Istanbul realizzata dalla Makros di Ferrara
La più grande biblioteca di Istanbul realizzata dalla Makros di Ferrara

Ferrara, 11 gennaio 2023 – Ci sarà molto ‘made in Ferrara’ venerdi prossimo all’inaugurazione della Rami Barrack, la più grande biblioteca pubblica di Istanbul grazie a Makros, l’impresa specializzata nata per proteggere i beni culturali dal fuoco col brevetto ‘Blockfire’.

Appartenente al settore che sfrutta la tecnologia e l’informatica, opera nell’ambito della salvaguardia e della conservazione dei beni culturali contro fuoco, acqua, batteri. Quindi contro incendi, alluvioni, deterioramento dovuto al tempo e all’assenza di protezione producendo sistemi di archiviazione misurabili in centinaia di metri lineari se non addirittura in chilometri. I committenti sono istituzioni: tribunali, biblioteche, banche, musei, istituti previdenziali ed ecclesiastici, Vaticano compreso, per cui Makros sta ultimando un archivio, la cui consegna è prevista a marzo.

Tra le centinaia di interventi effettuati, gli archivi della Regione Toscana, l’Istituto di scienza a Brera, il Politecnico di Milano, il Museo d’arte internazionale di Bordeaux, il Museo Art & Sculputure e l’Ethnography Museum di Ankara, l’Università Minar Sinan di Istanbul. "La biblioteca Rami Barrack - spiega il ‘ceo’ di Makros Massimo Luise - seconda per dimensioni in Turchia é destinata dal Governo a diventare centro di arte, giardino pubblico e biblioteca con una capienza di 4mila posti e una disponibilità di 2 milioni e mezzo di volumi. Un progetto internazionale per cui Makros, con Makros Project, ha ideato e realizzato archivi sotterranei lunghi 27 chilometri - a una profondità di 12 metri - per conservare 2 milioni di testi e ha organizzato uno spazio di 400 metri quadri per la tutela di tele".

A Ferrara, Makros ha realizzato manufatti per la Provincia, l’Università e il Comune, compreso il recente intervento all’archivio di deposito di Piazza Municipale. Sette i dipendenti, compreso il titolare, fondatore Massimo Luise, cui va aggiunto un network di architetti, ingegneri, biologi, docenti universitari. Cinque i brevetti oggi nazionalizzati in 15 Paesi d’Europa, oltre che in Cina, Stati Uniti, Canada che diventeranno 7 entro qualche mese. E’ infatti quello americano, il mercato cui Makros guarda nel 2023, e poi ancora 150 i chilometri di fornitura prodotta nella sola Italia col solo marchio ‘Blockfire’.

Tra questi, 13 chilometri 850 metri forniti ai tribunali, sei chilometri e 190 metri alle Procure, 22 chilometri e 700 metri alle Università. E naturalmente privati per un complesso di 227 i progetti curati solo nel 2022. "Un fiore all’occhiello del tessuto imprenditoriale ferrarese - ha spiegato ieri Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio di Ferrara durante la presentazione dell’incontro ’La prevenzione intelligente’, organizzata da Makros - che ben rappresenta la collaborazione tra l’ente che rappresento e il mondo delle imprese e i risultati che si possono raggiungere quando si lavora per uno stesso progetto". Angela Travagli, assessore alle attività produttive del comune di Ferrara, ha elogiato una "impresa ferrarese che è diventata leader di un settore ancora in espansione"; Stefano di Brindisi, amministratore unico di Sipro, ha sollecitato le imprese ferraresi ad avere "più fiducia nel futuro e nelle potenzialità del territorio ferrarese". Per Confindustria Emilia è intervenuto Giacomo Pirazzoli, responsabile territoriale per la sede di Ferrara.