Salvataggio Tercas non fu aiuto di Stato, Patuelli: "Ora via ai risarcimenti"

La Corte di Giustizia Ue boccia l'impugnazione Antitrust sull'intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per il salvataggio di Banca Tercas

Antonio Patuelli

Antonio Patuelli

Bruxelles, 2 marzo 2021 - Non ci fu 'aiuto di Stato' nei fondi concessi dal Fondo Interbancario (Fitd) alla Popolare di Bari per il salvataggio di Tercas nel 2014 e bocciato dall'Antitrust Ue all'epoca: è quanto conferma oggi la Corte Ue respingendo l'impugnazione dell'Antitrust europeo che contestava la sentenza del Tribunale, risalente al 2019, secondo cui i fondi non costituivano aiuti di Stato in quanto non controllati dalle autorità pubbliche italiane. La sentenza odierna annulla definitivamente la decisione dell'Antitrust Ue che aveva ordinato all'Italia di recuperare da Tercas aiuti di Stato per 295,14 milioni di euro.

"Grande soddisfazione" è stata espressa dal presidente dell'Abi Antonio Patuelli per la sentenza definitiva della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, riunita in 'Grande Sezione', che ha respinto l'impugnazione della Commissione Europea contro la sentenza del 19 marzo 2019: la Corte di Giustizia ha ora definitivamente accertato un 'errore di diritto' della precedente Commissione Europea sul caso Tercas.

Patuelli rileva che "la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato legittimo l'intervento del Fidt su Tercas che fu solo il primo ad essere predisposto e bloccato dalla precedente Commissione Europea che cosi bloccò conseguentemente anche i seguenti interventi preventivi del Fitd per i salvataggi delle 'quattro banche', a cominciare dalla Cassa di Risparmio di Ferrara spa che lo aveva anche approvato in Assemblea".

Ora il Presidente Patuelli chiede che i risparmiatori e le banche concorrenti italiane "vengano adeguatamente e tempestivamente risarcite per i gravi danni subiti per l'errore di diritto compiuto dalla precedente Commissione Europea".