Stipendi da lavoro dipendente, Ferrara fanalino di coda in regione

Impietosa la fotografia dell’Istituto Tagliacarne: con 7.855 euro di media pro capite è ultima in regione Zanirato (Uil): "Penalizzata dalla stagionalità dei settori". Tagliati (Cgil): "Situazione molto critica"

Uno dei settori trainanti dell’economia provinciale è indubbiamente l’agricoltura, insieme al turismo

Uno dei settori trainanti dell’economia provinciale è indubbiamente l’agricoltura, insieme al turismo

Ferrara, 22 febbraio 2023 – Non è una sorpresa. O meglio, nessuno si aspettava che la provincia di Ferrara potesse essere ai vertici della classifica quanto a reddito da lavoro dipendente pro capite. Non può esserlo per la sua natura di economia legata all’agricoltura e al turismo, al terziario: quindi ad attività stagionali e non certo tra le più remunerate – e con l’assenza di grandi e solide realtà industriali – , ma che fosse proprio il fanalino di coda in regione e più vicina al fondo classifica su base nazionale, amareggia. E preoccupa.

Eppure è questa la fotografia che emerge dalla recente classifica pubblicata dall’Istituto Tagliacarne sui redditi da lavoro dipendente relativi al 2021. Ferrara con i suoi 7.855,44 pro capite, in media all’anno, è la cenerentola delle province in regione e al 74esimo posto in Italia tra le 107 prese in esame. Lontana anni luce dal capoluogo Bologna, che con i suoi 18.628,65 euro pro capite primeggia non solo in Emilia-Romagna ma è al terzo posto in Italia, seguita da un’altra emiliana, Parma, con 18.175,33. Non solo: tra le prime dieci in Italia ci sono altre due province emiliane Reggio-Emilia (6°), con 16.917,12 e Modena (8°) con 16.572,83.

Ferrara con i suoi poco più di 7.800 euro, peraltro, è ben al di sotto della media nazionale che l’Istituto

Tagliacarne fissa a 12.473 euro. L’indagine ha preso in esame e confrontato i dati del 2019, pre pandemia, con quelli del 2021 rilevando come in terra estense ci sia stato un calo, non sostanziale, ma comunque un segno meno, di trenta euro o poco più, mentre sempre prendendo in esame il top in regione, Bologna, qui il reddito pro capite – dopo la innegabile e impossibile da contrastare flessione del 2020 – è salito di quattrocento euro circa, considerando che si è passati dai 18.208,75 del 2019 ai 18.628,65 del 2021. In aumento dal 2019 al 2021 anche Parma, che è schizzata al 4 posto in Italia con un balzo in avanti di quasi 1.500 euro pro capite in più tra il 2019 e il 2021. Incremento di qualche centinaio di euro anche per Modena.

"Una situazione che non ci sorprende – commenta Massimo Zanirato, segretario generale di Uil Ferrara – anche se sinceramente speravo non fosse così nera. Ma del resto la condizione della nostra provincia la conosciamo: legata all’agricoltura e al turismo, settori economici a forte carattere stagionale e in categorie che per loro natura non hanno salari elevati. Certo che però vedere Ferrara fanalino di coda e molto in basso nella classifica nazionale dispiace molto. E preoccupa anche per le ripercussioni sul potere di acquisto delle famiglie. Infine non sottovalutiamo gli assegni pensionistici, numerosi, essendo un territorio molto anziano, e anche questi molto bassi perché derivanti da salari bassi".

Preoccupazione anche da parte di Veronica Tagliati, segretario generale di Cgil Ferrara. "Purtroppo non è una novità – spiega Tagliati - a giugno scorso, durante la presentazione dei dati dell’Osservatorio, Ferrara e Rimini erano in fondo alla classifica regionale dei redditi, in generale. Purtroppo è una situazione endemica della provincia legata al terziario e ai servizi, settori già fragili e che stanno facendo più fatica a superare la crisi post-pandemia. C’è da essere estremamente preoccupati con un simile potere di acquisto, in un periodo economico così complesso e caratterizzato da un’inflazione ormai a doppia cifra. Qui prima che in altre zone può concretizzarsi una vera emergenza sociale".

Al primo posto in Italia si piazza, per la cronaca, mentenendo ben salda la posizione Milano, con i suoi 30.464 euro di reddito pro capite da lavoro dipendente. E qui siamo in un’altra galassia.