«Innovazione, giovani e partnership. Così l’agricoltura entra nel futuro»

L’ad Vecchioni tra visione europea e attenzione all’Emilia Romagna

 GUIDA Federico Vecchioni è l’ad  di Bonifiche Ferraresi,  una delle realtà più prestigiose del settore in Italia

GUIDA Federico Vecchioni è l’ad di Bonifiche Ferraresi, una delle realtà più prestigiose del settore in Italia

Quali i benefici, per le imprese agricole, derivanti dall’accordo tra Ismea e Bonifiche Ferraresi?

«Quella con Ismea – risponde Federico Vecchioni, ad di Bonifiche Ferraresi – è una partnership finalizzata alla promozione della precision farming disponibile per il patrimonio agricolo nazionale e con un’applicazione diffusa. L’obiettivo è quello di declinare l’agricoltura di precisione in termini di garanzia della sostenibilità delle produzioni alimentari. La joint venture rappresenta per Bonifiche la valorizzazione del know how realizzato in questi due anni di attività e quindi viene considerata come un risultato di mercato».

Tra le innovazioni recenti c’è il nuovo campus. Ce ne parla?

«Si tratta di un centro di divulgazione, comunicazione e incrocio di conoscenze dedicate all’agribusiness. Ma è anche una sede di sperimentazione, ricerca e sviluppo di nuove tecnologie dedicate all’agricoltura. Nella nostra sede, i mondi scientifici, accademici e scolastici trovano il naturale alveo per una corretta integrazione tra attività imprenditoriale e comunità scientifica nazionale».

Cosa significa Bf per Jolanda e la realtà ferrarese ed emiliana?

«Significa progetti rivolti all’implementazione di sistemi produttivi frutto anche di partnership con grandi realtà industriali, come John Deere, case costruttrici della meccanizzazione agricola italiana, mondo della gestione idrica nazionale, come i consorzi di bonifica, e del retail agricolo nazionale, come i consorzi agrari».

Cos’è Zootecnia 4.0?

«Si tratta della realizzazione di un polo zootecnico nazionale costruito secondo principi di sostenibilità e del benessere animale. E’ rivolto, da un lato, alla generazione di valore attraverso produzioni alimentari controllate nell’intero ciclo produttivo - a partire dall’alimentazione aziendale, grazie a 1.600 ettari dedicati - e, dall’altro, alla conservazione della fertilità dei terreni grazie ad un equilibrato apporto di sostanza organica naturale, che rappresenta la declinazione concreta dell’uso razionale delle risorse per le generazioni future».

Progetti rivolti ai giovani?

«Sono tante le iniziative rivolte alle giovani generazioni che hanno reinterpretato l’agricoltura come un comparto su cui investire e come un settore in cui l’innovazione ha permesso di attrarre nuovamente le energie giovanili in mansioni professionali, frutto delle nuove tecnologie».

Che ruolo ha per Bf la grande distribuzione?

«Per Bonifiche, la rivisitazione del rapporto fornitore-cliente ha rappresentato l’approccio innovativo al mercato alimentare e ad un consumatore sempre più attento all’origine della materia prima. E’ dunque dall’integrazione virtuosa dell’agricoltura e della distrubuzione alimentare organizzata che si possono ottenere risultati reciprocamente vantaggiosi nella generazione di nuovo valore».