Crisi del dettaglio, soffrono gli alimentari

E le aspettative degli addetti non sembrano migliorare la prospettiva

Maxi spesa di generi alimentari

Maxi spesa di generi alimentari

ANCHE il settore manifatturiero artigiano ha registrato indicatori positivi e in miglioramento: la produzione è aumentata dell’1,2% rispetto al corrispondente trimestre del 2016, confermando la tendenza positiva iniziata il secondo trimestre 2016, così come è cresciuto il fatturato, grazie alla ripresa del mercato interno, ma soprattutto quello estero per le poche imprese artigiane che esportano. Come avviene in regione, continua a diminuire il numero di imprese artigiane attive sul territorio. Complessivamente, rispetto a giugno 2016 il numero è calato di 155 unità, attestandosi sul dato di 8.826, che al netto delle costruzioni, settore che rappresenta il 40% dell’artigianato, si riduce a 5.245, di cui solo 1.680 imprese sono manifatturiere. La loro consistenza è diminuita in un anno di sole 25 unità, che in termini relativi si traduce in un -1,5%, contro il -2,5% delle costruzioni. Prosegue anche nel secondo trimestre dell’anno la contrazione delle vendite nel settore del commercio, con un andamento peggiore per il settore al dettaglio di prodotti alimentari (-3,5%).

LA DIMINUZIONE registrata per la grande distribuzione aumenta di intensità (-0,9%), mentre il calo dei prodotti non alimentari rallenta (-2,9%). A livello regionale sono invece tornati in campo positivo. Le giacenze sono giudicate dal campione in prevalenza adeguate e la quota di imprese che le ritiene scarse rimane piuttosto bassa. Le aspettative delle imprese commerciali per le vendite del terzo trimestre del 2017 non sembrano migliorare salvo per la grande distribuzione. Già dai primi mesi del 2015 il settore delle costruzioni aveva registrato qualche timido segnale di recupero. A fronte di un calo del numero di imprese del settore, nel secondo trimestre 2017 il volume d’affari prosegue la crescita (+2,6% il settore e +3,4% il comparto artigiano) per il decimo trimestre consecutivo, con un trend decisamente migliore rispetto all’andamento regionale (0,7%), dove solo Modena registra un valore dell’indicatore superiore (+2,8%). Al confronto con il trimestre precedente la produzione è rimasta stabile per circa l’80% del campione. Anche gli indicatori riferiti al comparto dell’imprese artigiane del settore risultano migliori rispetto alle altre province della regione, sempre eccetto Modena che ha avuto un incremento più accentuato.