Festival musicale al Parco Urbano di Ferrara

La giunta lavora a un maxi evento su tre giorni. Il sindaco: "Avviati i contatti, arriverà nel 2021"

Lo Jova beach party a Lido Estensi

Lo Jova beach party a Lido Estensi

Ferrara, 4 gennaio 2020 - ​Il Parco Urbano come arena per un maxi concerto di un artista (o un gruppo) di fama internazionale. Il progetto, accennato dal sindaco Alan Fabbri nel discorso di fine anno, è già partito. L’idea dell’amministrazione è quella di proporre un evento senza precedenti nell’area verde dello spicchio a nord della città, in un mese estivo – quindi a giugno o a luglio – già a partire dal 2021. Anzi, di più. Una sorta di festival, della durata di tre giorni, con vari spettacoli musicali, tra cui appunto il ‘concertone’. E, come detto, la macchina amministrativa si è già messa in moto. "Siamo già in contatto con le principali organizzazioni che gestiscono i grandi concerti del Nord Italia – spiega lo stesso primo cittadino – per capire la fattibilità, le tempistiche, i modi e i costi. L’idea è quella di portare nella nostra città, nell’estate 2021, ospiti molto importanti". Numerose, al momento, le incognite. La prima, e forse principale, riguarda il nome dell’artista (o, come detto, del gruppo): "Mi piacerebbe – prosegue Marco Gulinelli, assessore alla Cultura – poter nominare una rosa di candidati, ma al momento è prematuro. Non è una questione di segretezza, quanto piuttosto legata all’organizzazione: va capito che tipo di evento è possibile pianificare, che artista è possibile invitare e via dicendo. Faremo di tutto affinché sia un personaggio che possa abbracciare i gusti di grandi e piccini. E, al momento, non mi sento di escludere nessuno: potrà essere un ospite nazionale o addirittura internazionale".

Secondo quanto trapela, ad ogni modo, la tre giorni dovrebbe seguire un filone tematico: scelto il genere musicale, quindi, verranno organizzati alcuni concerti ‘minori’ a corollario di quello clou. Anche gli stessi spettacoli di contorno – che comunque vedranno protagonisti artisti di qualità – saranno valutati con attenzione: non è ancora chiaro, infatti, se si tratterà di momenti a pagamento o gratuiti. Tutto ciò, assicura lo stesso Gulinelli, comunque non intaccherà minimamente la rassegna ‘Ferrara sotto le stelle’: "Anzi – aggiunge l’assessore – il festival del Parco Urbano fungerà da integrazione ad esso. Non vogliamo certo dimenticarci del centro storico". Ma non è tutto oro quello che luccica. Perché se è vero che il parco intitolato a Bassani è il luogo più ampio della nostra città dove poter pensare di organizzare un evento del genere, è altrettanto vero che esistono (al momento) diversi nodi da sciogliere. «Prima di organizzare qualsiasi cosa parleremo con la gente del quartiere – prosegue Gulinelli – perché una manifestazione del genere avrà bisogno di parcheggi aggiuntivi, di linee di trasporti extra e di chiusure di alcune zone. Inoltre, bisognerà valutare nel dettaglio la conformità del parco stesso (data la presenza di bacini d’acqua), i costi di organizzazione e quelli di sicurezza. Modena, per Vasco Rossi, si è letteralmente paralizzata: Ferrara, in un caso simile, sarebbe pronta agli stessi tipi di disagi oppure no?". Una domanda che rimarrà a lungo sul tavolo dell’amministrazione. Quello che, invece, appare già chiaro al momento è che questo tipo di evento mette seriamente in discussione il futuro del Ferrara Balloons Festival: "Il bando scade quest’anno – conclude Fabbri –, poi vedremo se rinnovarlo o meno. In caso di organizzazione di un maxi concerto, il festival delle mongolfiere potrebbe andare in esaurimento".

Ma questa, di fatto, è un’altra storia. Ora l’attenzione, per cittadini e turisti, è puntata sull’identità dell’artista o del gruppo che, per tre sere, farà di Ferrara la capitale musicale d’Italia. Un nome che – per ovvi motivi organizzativi – dovrà necessariamente trovare conferma nel giro di poche settimane.