Campagne sott’acqua, è emergenza

Migliaia di ettari di terreno sott’acqua: il rischio principale è per grano, pomodori, cocomeri, meloni e i frutteti Maltempo: mandateci le vostre foto a fotolettori@ilcarlino.net

Campagne allagate nel ferrarese e in Romagna (Businesspress)

Campagne allagate nel ferrarese e in Romagna (Businesspress)

Ferrara, 7 febbraio 2015 - E’ a Ferrara la situazione più critica nei campi a causa delle abbondanti piogge e nevicate che hanno alzato il livello di fiumi, che però hanno fatto fatica a scaricare in mare a causa del vento e della marea. Difficoltà anche in Romagna, dove il livello delle campagne è più alto rispetto al ferrarese. A lanciare l’allarme, dopo i primi sopralluoghi nelle aree colpite, è Coldiretti Emilia Romagna.

Nel ferrarese sono sott’acqua migliaia di ettari dove i terreni sono maggiormente sotto il livello del mare, come a Codigoro, Mezzogoro e Mezzano, dove l’acqua ristagna ormai da 24 ore.

I problemi principali in queste zone riguardano il frumento le cui piantine, soprattutto in caso di gelate, rischiano di andare perse mettendo in pericolo la produzione di grano.

“Se non si riesce a smaltire l’acqua in tempi rapidi - afferma Coldiretti - potrebbe diventare impossibile anche effettuare le prossime semine di orticole di pregio come pomodoro, cocomeri, meloni”.

Anche nelle zone pianeggianti di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini l’ondata di maltempo ha mandato sott’acqua numerose colture di qualità, in particolare i frutteti. Molti imprenditori agricoli sono già in campo con le pompe dei trattori per allontanare l’acqua dai campi.

Mentre si contano danni anche alle strutture, con serre crollate nella zona di Castelbolognese, la situazione resta critica nelle aree di collina e montagna, dove frane e smottamenti hanno interrotto la viabilita’ su molte strade.

Nel riminese, a Montescudo, si sono verificati dissesti in zone che in passato non erano soggette a frane. Problemi anche a Riccione per la tracimazione del fiume Marano, a Santarcangelo e Poggio Berni per l’esondazione dell’Uso e in altre zone per la mancanza di una razionale rete di fossi e scoli, come a Corpolo’ di Rimini.