Maltempo a Ferrara, la procura apre un'inchiesta sulla gru crollata

La procura autorizza i lavori di messa in sicurezza. Ieri evacuate altre tre famiglie: due sistemate in hotel

Ferrara, 20 agosto 2022 - Alla furia e devastazione della natura bisogna dare risposte pronte. Per evitare che al danno creato, ingente, se ne aggiunga altro per lentezze burocratiche. Così ieri il pm che coordina le indagini sul crollo della gru in via Copparo a Boara, Isabella Cavallari, ha firmato il provvedimento che autorizza la messa in sicurezza del tetto del complesso di villette che è stato colpito dal crollo, rendendo inagibili prima due appartamenti e poi altri tre.

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A seguito del crollo, infatti la pm Cavallari ha aperto un’inchiesta per fare luce sullo stato di sicurezza della struttura, al netto della innegabile forza del vento di mercoledì notte. Quindi gru messa sotto sequestro e area dell’incidente che non deve essere alterata. Con il provvedimento di ieri il magistrato ha permesso l’intervento per stendere i teli a copertura di tutte le zone ’ferite’ del tetto, così da impedire altri danni all’interno degli appartamenti dove le persone possono continuare a vivere.

"Si tratta di un provvedimento importantissimo – spiega l’avvocato Denis Lovison che assiste tre condomini – per dare sicurezza per quanto possibile alla struttura, consapevoli del fatto che non deve essere assolutamente alterato lo stato dei luoghi, come precisato dal magistrato". Il pm Cavallari ha, infatti, disposto che non venga cambiato lo stato di fatto, perché sarà oggetto di una consulenza. Intanto ieri sono iniziate le prime opere di sistemazione dei teli da parte dei vigili del fuoco per tamponare la situazione e altre tre famiglie sono state evacuate.

Accertamenti

La gru avrebbe dovuto essere smontata entro pochi giorni, considerando che i lavori di ristrutturazione nell’ambito del superbonus erano conclusi. Quindi si tratta di una gru collaudata, considerando che aveva già lavorato e sarebbe stata smontata a breve. Ora è sotto sequestro e dovrà rimanere nello stato in cui si trova da mercoledì sera, fino a quando non sarà stata esaminata dall’esperto che nominerà la procura. Allo stato non ci sarebbero persone iscritte nel registro degli indagati, ma ci saranno a breve.

Anche a tutela degli interessati: titolare dell’azienda che ha eseguito i lavori, dell’impresa che ha fornito la gru e chi ha eseguito il collaudo prima delle messa in opera. "E’ andata bene, nonostante tutto – conclude l’avvocato Lovison – nessuno si è ferito o peggio. Ma una dei miei clienti è ancora molto scossa". E’ Barbara, la proprietaria di una delle case inagibili, che si è vista venire addosso la gru. "Penso se ci fossero stati i bambini in casa con me", ha raccontato ancora sotto choc.