Aborto Ferrara, la mozione di Fratelli d’Italia accende la polemica

Balboni chiede "sostegno alle donne che non rinunciano alla maternità". Il Pd: "Oscurantismo, Ferrara non è Verona"

Alessandro Balboni (a sinistra) con la parlamentare della Lega Maura Tomasi

Alessandro Balboni (a sinistra) con la parlamentare della Lega Maura Tomasi

Ferrara, 11 ottobre 2018 - Il tema dell’aborto rischia di infiammare presto la discussione in Consiglio comunale. Alessandro Balboni, esponente di Fratelli d’Italia, ha infatti protocollato una mozione (del tutto analoga a quella approvata recentemente a Verona) in cui sollecita la giunta a inserire nel prossimo assestamento di bilancio «un congruo finanziamento ad associazioni e progetti finalizzati al sostegno alle gravidanze difficili».

Nel testo, Balboni chiede anche «il rispetto della legge 194/78, laddove si propone di rendere edotte le donne e informarle sulle alternative all’interruzione della gravidanza». Esplicita anche la polemica nei confronti del Pd, che per il consigliere di Fratelli d’Italia «pur di sopravvivere si dedica alle fake news per trovare visibilità».

Immediate le prese di posizioni degli esponenti dem: «La mozione inizia dicendo che si vogliono aiutare i genitori in difficoltà – afferma il segretario provinciale Luigi Vitellio–, in realtà si versa il veleno del ritorno a un triste passato, dove gli aborti clandestini erano la norma, e le donne non avevano diritti».

Altrettanto dura la segretaria comunale Ilaria Baraldi: «Eccoci servita la nostra pillola di oscurantismo quotidiana, con la riproposizione della solita idea di donna soggetto debole che va paternalisticamente tutelata. Una congerie di presunzioni perfettamente in linea col fetore nazionale. Sia chiaro: Ferrara non è Verona». La polemica, dunque, è accesa. Prossima tappa, l’aula di Consiglio comunale.