Fabbri: "Ferrara, la Lega merita un deputato per collegare il territorio a Roma"

Il sindaco sul collegio uninominale: "Lodi candidato? Si decide domani, non ci sarebbe incompatibilità"

Il sindaco Alan Fabbri

Il sindaco Alan Fabbri

Ferrara, 5 agosto 2022 -  "Ferrara , il suo territorio ma anche la Lega meritano un deputato al collegio uninominale per creare un trait d’union con Roma". Dal suo buen retiro di Burana, dove sta trascorrendo qualche giorno di ferie e dove ritrova se stesso, il sindaco di Ferrara Alan Fabbri parla delle prossime elezioni politiche "da amministratore", precisa. Infatti non si lascia troppo andare a giudizi e previsioni, preferendo mantenere un profilo istituzionale.

Che lei sappia, c’è già la certezza di un collegio sicuro? "Dico che la coalizione di centrodestra, che sta dimostrando unità e che merita di vincere, deve trovare un equilibrio tra le parti affinché ci sia un rappresentante sia della Lega che di Fratelli d’Italia tra la Camera e il Senato, tra il collegio uninominale di Ferrara e il proporzionale. Come Lega, cercheremo di mettere persone che abbiano esperienza sul territorio o che stiano amministrando per avere un trait d’union con Roma".

Le voci indicano nel suo vicesindaco, Nicola Lodi, e del sindaco di Vigarano Davide Bergamini due papabili candidati. Conferma? "Le candidature sono aperte, entro il 6 agosto (domani per chi legge, ndr ), ogni territorio indicherà i propri nomi alla sede centrale, che deciderà confrontandosi con i territori".

Quindi torno a chiedere: i candidati saranno Lodi e Bergamini? Mi pare evidente che lei, in qualità di sindaco del capoluogo leghista, sarà stato sentito e il suo parere peserà... "I territori sono ovviamente sentiti e ascoltati. Sia nel caso di Lodi che di Bergamini non ci sarebbe comunque incompatibilità perché il primo è un vicesindaco e il secondo guida una città sotto i 20mila abitanti".

Su Lodi pende una vicenda giudiziaria che si dovrebbe definire a novembre: non crede possa rappresentare un ostacolo alla candidatura e ad una eventuale elezione? "Fino ad oggi Lodi ha sempre vinto. Sapevamo che sarebbe stato difficile amministrare questa città, abbiamo contro molti mondi e stiamo combattendo ogni giorno. Certi sinistrati, che ci volevano a casa dopo un anno, dovrebbero fare un bagno di umiltà: siamo ancora qui".

Della sua Giunta potrebbe essere candidato anche l’assessore Fornasini con FI... "Il seggio uninominale è uno, per il proporzionale ogni partito avrà le sue percentuali. La Lega chiederà a gran voce l’uninomalie alla Camera".

Com’è il rapporto con gli alleati di governo della città? "Il rapporto è buono, vedo una coalizione forte, la partita si gioca sugli equilibri".

E’ ipotizzabile un buon risultato elettorale di FdI, che potrebbe chiedere un cambio di equilibri in giunta: in questo caso, lei cosa farebbe? "Le elezioni politiche e amministrative sono due mondi completamente diversi, con logiche divese. Se Fd’I otterrà un buon risultato sarò contento ma questa amministrazione è stata votata nel 2019 quindi di eventuali nuovi equilibri si parlerà dopo il voto amministativo del 2024. Gli accordi si fanno elezione dopo elezione. Altra cosa: un conto sono i sondaggi, un conto le urne. In ogni caso auguro al centrodestra di rafforzarsi".

Salvini l’ha chiamata? "No. Sono le regioni e i territori che gestiscono questa fase. Poi è bene si parli di programmi".

Parliamone: di cosa ha bisogno questo territorio? "Di infrastrutture, da 20 anni parliamo di Cispadana e di terza corsia della Padova-Bologna. E poi di un supporto concreto per creare lavoro e di una convinta azione politica sulla sicurezza, come fu l’operazione Strade sicure . Per tutto questo abbiamo bisogno di un deputato che abbia in testa Ferarra e l’intera provincia, con le sue peculiarità: un Alto ferarrese industriale, una città turistica, culturale e artigianale e un basso ferrarese forte del turismo, della pesca e delle sue bellezze naturali".

Mi lasci dire che il numeroso plotone di deputati e senatori che abbiamo avuto nella legislatura appena conclusa non è che abbia fatto poi molto per Ferrara... "Lascio questa riflessione agli elettori. Sono stati anni difficili e tra riforma del parlamento e nuovi equilibri ora c’è spazio per meno persone e solo per chi ha lavorato bene".

Beh, non potrebbe essere lei il candidato ideale? "No, no. Io punto a vincere a Ferrara anche nel 2024. Nulla varrebbe la gioia di riconquistare la fiducia dei ferraresi".

E’ vero che, in vista del 2024, punterete sulle civiche? "Ci saranno i partiti ma, sull’onda dell’esperienza di Ferrara Cambia, faremo una grande lista civica, come fatto in passato a Bondeno. In questi anni ci siamo ben rodati, abbiamo conosciuto persone nuove impegnate a vari livelli nella città".

Una civica leghista? "Ho in mente una civica aperta a ogni colore politico, a qualsiasi settore sociale, che raccolga chi ha voglia di lavorare per la città e di portare avanti i nostri progetti. Ci sono molte persone che hanno tanta voglia di fare anche nelle frazioni e che non vogliono tornare indietro, ai tempi della sinistra".