Fabbri dopo il vertice con Salvini: nuova delega per gestire i fondi del Recovery Fund

L’idea del sindaco di Ferrara: "I temi saranno quelli previsti dalle missioni del Next Generation Eu: una sorta di piano di ricostruzione come quello post sisma"

Il leader della Lega Matteo Salvini e il sindaco Alan Fabbri

Il leader della Lega Matteo Salvini e il sindaco Alan Fabbri

Ferrara, 11 febbraio 2021 - Una delega specifica, all’interno della Giunta, per gestire al meglio i fondi del Recovery Fund. Questa l’idea del sindaco Alan Fabbri dopo aver partecipato, l’altro giorno, al confronto tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e diversi amministratori prima delle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. Oltre al primo cittadino di Ferrara, collegati via Zoom c’erano anche i sindaci di Novara, Alessandro Canelli, di Treviso, Mario Conte, di Montecatini, Luca Baroncini, di Pisa, Michele Conti, di Potenza, Mario Guarente, di Frosinone, Nicola Ottaviani, e di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi.

Fabbri, di cosa avete parlato durante la riunione? "Abbiamo parlato di quello che serve ai Comuni in questo momento per portare a Draghi le istanze delle comunità locali. La Lega ha circa 600 sindaci e, con i vicesindaci, rappresenta più di mille Comuni, una fetta importante degli enti locali".

Sindaci alle prese con mille difficoltà sanitarie, sociali ed economiche. "Al netto delle difficoltà legate alla pandemia, dobbiamo fare i conti con bilanci difficili da far quadrare. Basti pensare al minore gettito Imu, alla tassa di soggiorno quasi azzerata, all’impiego di risorse comunali per sostenere le attività produttive e ai minori incassi dei parcheggi".

Cosa avete chiesto al presidente incaricato Draghi? "Il governo Conte-bis non ci aveva mai consultati, per cui quello di martedì è stato un passaggio politico molto importante. A Draghi, tramite Matteo Salvini, abbiamo fatto presente i problemi che stanno affrontando i Comuni e abbiamo chiesto di essere più coinvolti in questa fase cruciale per il futuro del Paese".

Per Ferrara, in particolare, a cosa sta pensando? "Ho intenzione di istituire una delega assessorile ad hoc, che chiameremo “Generazione futuro“ e che si occuperà di intercettare i fondi del Next Generation Eu , il fondo approvato dal Consiglio Europeo".

Pensa a un nuovo assessorato o a una delega nell’ambito dell’attuale Giunta? "Nessun nuovo assessorato ma una nuova e specifica delega".

Ha in mente qualche nome? "Ancora no. Sceglierò la persona dopo una discussione con le forze politiche e dopo aver convocato il tavolo “Ferrara Rinasce“. Accanto a questa figura immagino un team ad hoc".

Una squadra di esperti? "Sceglieremo, nell’organigramma del Comune, una serie di persone che affiancheranno l’assessore in questa specifica delega. Una sorta di team".

E’ quindi prevedibile anche una redistribuzione delle attuali deleghe in Giunta? "Direi di sì, anche per non sovraccaricare chi dovrà occuparsi di questo. Non possiamo perdere il treno rappresentato da queste risorse, ci crediamo e ci mettiamo la faccia creando un team, una macchina operativa che sa come muoversi sulla base di una visione strategica e lungimirante per il futuro".

Assunzione di esterni? "Vedremo in un secondo momento se e come farlo".

Qualche idee per questa sorta di Recovery plan ferrarese? "Aspetto a sbilanciarmi, prima voglio avere un quadro chiaro delle risorse disponibili e del piano del futuro governo. Nel nostro Documento unico di programmazione avevamo già ipotizzato qualcosa di simile ad un piano di ricostruzione, sul modello della ricostruzione post sisma, perché di questo, mutatis mutandis , si tratta".

Beh si sarà fatto qualche idea. Bonaccini, ad esempio, spinge per la Cispadana... "Giusto. I temi sono quelli previsti dalle missioni del Next Generation Eu come digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione".

Condivide la svolta europeista di Salvini? "Ho la massima fiducia in lui e condivido questa scelta responsabile di collaborare con Draghi per il bene del Paese e in linea con le richieste di Mattarella".