Fusione Fiscaglia Ostellato, nulla di fatto

Vince il no. A Ostellato i voti contrari sono stati ben 1.596 (73,01%) e a Fiscaglia i ‘no’ sono stati 2.156 (74,29%)

I sindaci Andrea Marchi e Sabina Mucchi

I sindaci Andrea Marchi e Sabina Mucchi

Ferrara, 3 dicembre 2018 - Il ‘matrimonio’ tra Fiscaglia e Ostellato non si farà. È questo ciò che emerso dalle urne del referendum sulla fusione dei due Comuni. Già all’inizio delle operazioni di spoglio si è notata una prevalenza dei ‘no’, confermata anche al termine delle operazioni nei vari seggi. Per quanto concerne Ostellato, i voti contrari sono stati ben 1.596 (73,01%), e solo 590 (26,99%) quelli favorevoli. E in nessuno dei seggi ha prevalso il ‘si’.

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Più o meno la stessa situazione registrata a Fiscaglia (comune nato proprio da una precedente fusione tra Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia), dove i ‘no’ sono stati 2.156 (74,29%), mentre i ‘sì’ si sono fermati a 746 (25,71%). Ed ecco l’affluenza. All’ultima rilevazione delle 23, a Ostellato i votanti sono stati 2.197 su 5.173 (42.47%), mentre a Fiscaglia 2.924 su 7.635 (38.29%). Ora per i sindaci delle due comunità Andrea Marchi (Ostellato) e Sabina Mucchi (Fiscaglia) si aprirà un momento di riflessione sulle cause della scelta da parte dei cittadini di non procedere con una fusione, che era stata messa in campo per creare un comune più grande, autorevole e con sostanziosi incentivi.

A festeggiare, invece, è il Comitato ‘C’è chi dice no’, che si è sempre battuto contro questo processo, ritenuto dai componenti (parte dei quali sono amministratori delle due Giunte) troppo frettoloso e con scarso confronto.