Ferrara, Ferraresi: "La Digos in Tribunale per Lodi. Chiarire i rapporti con gli agenti"

La consigliera: "I poliziotti sono rimasti al palazzo di Giustizia per tutta l’udienza" Dura replica del vicesindaco: "Questo documento è vergognoso"

La capogruppo del Misto, Anna Ferraresi (foto Businesspress)

La capogruppo del Misto, Anna Ferraresi (foto Businesspress)

Ferrara, 8 dicembre 2022 – Il casoCidas’ arriva in Consiglio. Non, chiaramente, per i risvolti giudiziari che si discuteranno nelle aule del tribunale, bensì per una ragione di ’contorno’. Infatti, la capogruppo del Misto, Anna Ferraresi ha depositato un’interrogazione per chiarire "i rapporti che intercorrono tra il vicesindaco Nicola Lodi con la Questura di Ferrara e in particolare con la Digos". Non solo. La consigliera tiene a far luce "sull’invasione del Tribunale da parte di assessori, consiglieri comunali di maggioranza, consiglieri regionali della Lega e tre agenti della Digos e se di ciò è stata previamente fatta richiesta e ricevuta l’autorizzazione da parte del presidente del tribunale".

L’ulteriore chiarimento che Ferraresi chiede al sindaco Alan Fabbri è finalizzata a sapere se "nelle recenti missive inviate al ministero dell’interno (il sindaco) abbia rappresentato le note preoccupazioni della scrivente e dei consiglieri di minoranza, per il coinvolgimento del vicesindaco e dei consiglieri comunali della Lega in procedimenti penali per gravi reati contro la Pubblica amministrazione, nonché per i noti fatti di minacce rivolte alla mia persona e avvenuti anche in Consiglio Comunale". Nella lunga interrogazione Ferraresi fa esplicito riferimento alla presenza di agenti della Digos il giorno dell’udienza sul caso Cidas, il 10 novembre scorso. "L’udienza – si legge nel documento – si è svolta il 10 novembre ed è durata più di cinque ore nell’aula di giustizia del tribunale di Ferrara, a porte chiuse, riservata al Gip. Il corteo di giunta e consiglieri è arrivato in tribunale scortato da tre agenti della Digos". Agenti la cui presenza "è stata costante, in quell’area del tribunale, per tutta la durata dell’udienza". All’interno del documento protocollato ieri dalla consigliera, si legge a chiare lettere che "in questi giorni – così l’interpellanza – il vicesindaco ha riferito pubblicamente di avere conoscenza di atti d’ufficio della Digos, che avrebbero dovuto rimanere riservati: si tratta dell’affermata redazione da parte della Digos di una relazione sulla vicenda Arquà, che sarebbe stata mandata al Ministero dell’Interno. Redazione non rinvenibile sul sito del Ministero". Insomma i fatti sui quali Ferraresi chiede di accendere i riflettori, si intersecano. Pronta la replica del vicesindaco Nicola Lodi che si dice "indigna to" dal ricevere interrogazioni di questo tipo.

"Questa interrogazione – sbotta Lodi – tenta di mettere in discussione i rapporti fra le istituzioni (Comune e Questura) che, ovviamente, sono ottimi e di grande collaborazione". Sulla presenza della Digos in Tribunale, Lodi taglia corto: "è normale – chiarisce – che nell’ambito di un’udienza di quel tipo, in cui è coinvolto il vicesindaco, ci siano gli agenti della Digos che, peraltro, si muovono sulla base di ordini di servizio emanati dalla Questura". Lodi annuncia una querela nei confronti di Ferraresi. "Scriverò al ministro – rilancia Lodi – : con questo atteggiamento la consigliera del Misto mette in difficoltà e crea problemi a tutti gli uffici. Questo documento rappresenta una vergogna assoluta su tutti i fronti: Ferraresi fa campagna elettorale strumentalizzando la Digos e la questura".