Ferrara, presenze, proposte e ‘voti ribelli’. Le pagelle dei nostri parlamentari

Bratti (dimesso) e Boldrini alla Camera, Bertuzzi al Senato. Tutti Pd

Dario Franceschini, attuale ministro dei Beni culturali, ex segretario del Pd

Dario Franceschini, attuale ministro dei Beni culturali, ex segretario del Pd

Ferrara, 28 dicembre 2017 - Il sole sta per tramontare sulla diciassettesima legislatura della Repubblica Italiana. Penna alla mano, sembra essere oramai improrogabile la firma, da parte del Capo di Stato Sergio Mattarella, per siglare in maniera definitiva lo scioglimento delle Camere. Il momento prescelto potrebbe coincidere alla tradizionale conferenza di fine anno che terrà oggi il presidente del Consiglio Gentiloni, un incontro per fare il punto sulle azioni di governo che, stando alle indiscrezioni, potrebbe avere più il sapore di un epilogo. Con la data dell’elezioni indicativamente fissata al 4 di marzo, anche per Ferrara è giunto il momento di fare un bilancio della produttività a Montecitorio e Palazzo Madama da parte dei deputati e senatori estensi.

L’ex deputato Alessandro Bratti, esponente di spicco del Partito Democratico e proclamato il cinque marzo 2013, ha terminato il proprio mandato parlamentare anzitempo, il 22 novembre di quest’anno, per diventare direttore generale dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Al suo posto è subentrata la deputata Veronica Zanetti. Durante questi quattro anni di attività, Bratti ha rivestito il ruolo di presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e illeciti ambientali e presentato quattro proposte di legge in qualità di primo firmatario, 46 in qualità di co-firmatario. Fra queste risalta l’istituzione del Sistema nazionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente, divenuta legge il 28 giugno del 2016. Ad accompagnare sino al proprio termine, più o meno imminente, la diciassettesima legislatura compaiono invece i nomi della deputata Paola Boldrini e della senatrice Maria Teresa Bertuzzi.

Paola Boldrini, originaria di Occhiobello e occupante del seggio numero 273 a Montecitorio, è stata proclamata il 12 gennaio del 2015 e riveste tuttora il ruolo di segretario della commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito. In questi due anni di carica, Boldrini ha presentato tre proposte di legge come prima firmataria, e 55 proposte da co-firmataria. Gli atti su cui lavora e ha lavorato riguardano prevalentemente la sanità, l’istruzione e la parità dei diritti fra i sessi. Con una percentuale di presenze pari al 90,34 per cento (16.032 su 17.746 occasioni di voto), l’onorevole Boldrini si è espressa favorevole, fra gli altri, al recentissimo decreto sul testamento biologico e votato segretamente in occasione del Rosatellum bis.

In appena 18 occasioni ha espresso invece un voto ribelle (0,11 percento del totale) rispetto al pensiero del Partito Democratico, suo gruppo d’appartenenza. A Palazzo Madama invece la città di Ferrara è rappresentata dall’onorevole Maria Teresa Bertuzzi. Insegnante (ed ex sindaco) di Copparo e anch’essa esponente del Pd, Bertuzzi è stata proclamata senatrice il quattro marzo del 2013. È membro della delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa e durante la propria attività legislativa ha presentato sei disegni di legge in qualità di prima firmataria, fra cui le misure per la competitività dell’imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricoltura. 105 invece sono i disegni di legge a cui la senatrice Bertuzzi ha aderito come co-firmataria. Impegnata attorno a temi quali i diritti umani, la politica agricola e lo sviluppo rurale, con l’89,82 percento di presenze (17.156 su 19.100 occasioni di voto), si è espressa favorevole alla fiducia sul decreto fiscale e alla legge di stabilità del 2015, con appena 38 voti ribelli rispetto alla linea tenuta dal proprio partito.