Rimpatrio pagato dalla Lega. Il pregiudicato: "Vi giuro, in Italia non torno più"

Nicola Naomo Lodi del Carroccio: "E non ci fermeremo solo a lui"

Florea Durac, per tutti Dudù, è tornato in Romania

Florea Durac, per tutti Dudù, è tornato in Romania

Ferrara, 10 giugno 2017 - FLOREA DURAC, per tutti Dudù, è tornato in Romania. Foglio di espulsione in mano, oggi alle 16 Dudù è salito sulla corriera che lo riporterà nella sua terra, a Craiova. A pagargli il viaggio, da poco meno di cento euro, gli esponenti della Lega Nord, capitanati da Nicola Lodi. Un’azione simbolica, per far capire che un modo concreto per riportare nelle proprie case queste persone c’è. «A Florea mancava un documento per tornarsene in Romania – spiega Naomo –. Documento che la questura di Ferrara ci ha negato, così abbiamo accompagnato (a spese nostre) Dudù al consolato rumeno a Bologna». Ma chi è Florea Durac? Un povero, certo, ma non per motivi legati a guerre o disgrazie. A dispetto del tenero nomignolo e di un fisico non certo da pugile, Dudù (classe 1963) ha trascorso oltre 20 anni in prigione nella sua terra, di cui 8 per omicidio. Uscito di galera ha iniziato a girare l’Europa, continuando però a commettere reati. «In Romania ho ammazzato uno con una bottigliata in testa – racconta l’uomo – poi ho compiuto rapine. Dopo sono stato in Germania, Francia, Svizzera e Spagna».

ANCHE in questi Paesi Florea precisa di essere stato in prigione, a volte per giorni, a volte per mesi. A testimonianza degli anni passati dietro le sbarre ci sono i tatuaggi: disegni indelebili stampati sulla pelle. Poi l’arrivo in Italia. Anche qui, stessa storia. «Non posso più andare alla stazione di Roma – prosegue – e nemmeno in quella di Bologna. I miei figli vivono come me, chiedendo l’elemosina a Mestre e a Rimini. Io sono venuto a Ferrara e al massimo riuscivo a portare a casa 20-25 euro al giorno». Così Nicola Lodi si è attivato, cercando una via più veloce per ‘espellere’ Dudù: «Il console rumeno ci ha aiutato in pochissimo tempo – precisa Naomo –. Questa è la dimostrazione che, invece degli spot, servirebbero più azioni concrete». E mentre Florea Durac giura di voler rimanere in Romania una volta arrivato a casa, il Carroccio rincara la dose preannunciando altre azioni simili, a cominciare da Barco (dove vive Tatiana).