Sgarbi, a Ferrara un manifesto contro il critico. "Basta offese"

Politici, sindacalisti, intellettuali: "Piena solidarietà al sindaco Tagliani"

Ferrara, Vittorio Sgarbi al centro delle polemiche (Foto Luna)

Ferrara, Vittorio Sgarbi al centro delle polemiche (Foto Luna)

Ferrara, 24 dicembre 2018 - Il dibattito sul progetto di riqualificazione del Palazzo dei Diamanti non accenna a placarsi. Dopo l’intervento di Vittorio Sgarbi, arriva la controreplica di un gruppo di cittadini ferraresi che intende «manifestare la piena solidarietà al sindaco Tagliani». Oggetto del documento è appunto «l’accusatorio intervento contro il sindaco – scrivono gli 81 firmatari – nel quale Sgarbi assomma un accumulo di offese che colpiscono la massima figura istituzionale della città». «Per troppo tempo – prosegue il testo – si è accettato e permesso che Vittorio Sgarbi usasse un linguaggio violento, offensivo, aggressivo, intollerante, intimidatorio e volgare» ma - aggiungono - «la democrazia, il pluralismo, il confronto e la libertà richiedono una particolare responsabilità nell’uso della parola».

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Facendo riferimento all’ultimo rapporto sulla situazione sociale del Paese, elaborato dal Censis, che sostanzialmente consegna la fotografia di un popolo ‘incattivito’, i firmatari osservano: «E’ vero che c’è un diffuso sentimento di inimicizia che sta compromettendo e logorando il ‘legame sociale’, ma è anche vero che c’è una parte di opinione pubblica stanca di risse». Ed è proprio per gettare acqua sul fuoco, o per dirla più (politicamente) correttamente «fermare questa deriva» che «intendiamo manifestare il nostro disagio – continua il documento – a tutte le forze politiche» ma soprattutto «l’indisponibilità a subire come un destino ineluttabile il declino della civiltà democratica fondata sul dialogo».

«La cultura - concludono – è ricerca della bellezza: il linguaggio smodato e offensivo con cui il critico formula le sue accuse conduce all’esito opposto, ovvero alla falsità del discorso e all’irrilevanza di un confronto fecondo». Ma guardiamo nel dettaglio chi sono i firmatari: Ilaria Baraldi e Luigi Vitellio, segretari comunale e provinciale del Pd, i radicali Mario Zamorani e Paolo Niccolò Giubelli, il dem Tommaso Cristofori e il consigliere di SI Leonardo Fiorentini. E ancora: Paola Castagnotto (centro ‘Donna e Giustizia), Daniele Lugli (Movimento Nonviolento), Paolo Siconolfi (comitato ‘Ferrara per la Costituzione’), il saggista membro dell’istituto ‘Gramsci’, Piero Stefani, oltre al presidente Francesco Baratelli, Gianni Venturi (centro studi Bassaniani), Lola Bonora, i giornalisti Francesco Lavezzi, Sergio Gessi e Marco Gardenghi, i docenti Unife Marcella Ravenna, Guido Barbujani e Alfredo Potena. Tra gli 81 firmatari anche Davide Nanni (insegnante), Francesco Colaiacovo, Paolo Marcolini, Enrico Balestra e Marco Bertozzi (istituto studi rinascimentali), Sandra Carli Ballola, Angela Alvisi, Diego Carrara, Marco Capellari, Laura Roncagli, Alessandra Chiappini (dirigente biblioteca Ariostea a riposo), Daniele Civolani, Anna Doldi (docente Unife), Paolo Mazzoni (dirigente Legacoop a riposo), Ida Mantovani (segretaria generale Slc-Cgil), Sergio Gullini (professore gastroenterologia Unife), Alessandra Tuffanelli (Articolo 1-Mdp).