Tagliani, staff di 14 persone. "Nel 2015 è costato 490mila euro"

Fornasini chiede sobrietà: "A Ravenna è di sei persone e costa meno"

Il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani (foto Businesspress)

Il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani (foto Businesspress)

Ferrara, 4 dicembre 2016 - Quattordici persone di cui due autisti, sette membri tra gabinetto e segreteria (a cui va aggiunto il capo di gabinetto) e quattro addetti stampa. È lo staff di cui si avvale il sindaco Tiziano Tagliani per svolgere le sue mansioni di primo cittadino. Un piccolo esercito che Matteo Fornasini, consigliere comunale di Forza Italia, non esita a definire «degno del presidente degli Stati Uniti». Soprattutto se si pensa ai costi che una squadra così formata si porta dietro. Il consigliere d’opposizione, andando a spulciare dati e tabelle degli ultimi sette anni, ha quantificato questi costi in circa «quattro milioni e 700mila euro». Nel commentare queste cifre, Fornasini parla di «sperpero di risorse pubbliche inaccettabile, soprattutto se si pensa che il Comune ha appena alzato le tasse dei ferraresi». Per giustificare i suoi attacchi, il forzista snocciola, voce dopo voce, le uscite relative al gabinetto di Tagliani, riavvolgendo il nastro fino al 2009, anno di insediamento del sindaco.

Nel primo anno a guida Tagliani, per lo staff del primo cittadino il Comune ha speso 488.692 euro. Somma (comprensiva di competenze effettive per il personale e contributi) che è andata in crescendo fino al 2013: 500.459 nel 2010, 634.426 nel 2011, 653.660 nel 2012 e 653.928 nel 2013. Negli ultimi anni il dato è invece leggermente diminuito. Nel 2014 dalle casse del Comune sono usciti 632.495 euro, nel 2015 490.711 euro mentre nei primi otto mesi del 2016 lo staff del sindaco è costato 278.390 euro. Il calo registrato nel 2015 è in buona parte legato allo ‘slittamento’ della voce di spesa relativa al capo di gabinetto, Giovanni Lenzerini, che da marzo dell’anno scorso ha assunto anche il ruolo di dirigente del settore attività culturali. Le spese relative (160.180 euro, di cui 114.432 di competenze e il resto di contributi) sono quindi passate al nuovo settore. Uno spostamento che lascia il tempo che trova, secondo Fornasini, dal momento che «sempre di soldi pubblici si tratta».

Nel 2016 poi, il gabinetto di Tagliani ha goduto di un ulteriore rinforzo, accogliendo una dipendente spostata dalla Provincia e raggiungendo così l’attuale quota di quattordici effettivi. L’analisi di Fornasini non si ferma ai freddi numeri, ma si lancia in un raffronto con la situazione di altre città vicine e per certi aspetti ‘gemelle’. «A Ravenna – spiega – lo staff del sindaco conta sei persone, per una spesa di circa 258mila euro all’anno. A Forlì sono appena in quattro. È quindi quanto meno stravagante trovare a Ferrara una squadra che possa permettersi addirittura una segretaria della portavoce del sindaco. In sostanza, una segretaria della segretaria». Il consigliere azzurro ha però una sua idea su come ovviare a quello che definisce uno «spreco sbalorditivo». Dal sindaco, attacca, «ci aspetteremmo un po’ più di sobrietà. Perché quindi non assegnare queste risorse a uffici che si trovano sotto organico o impiegarle per rinforzare i settori più a contatto col pubblico?».