Spal-Crotone, il campionato comincia adesso

Per la prima volta i biancazzurri sfidano un’avversaria del medesimo ranking e che ha subìto lo stesso numero di gol. Ma è più perforabile in area

Luca Mora (Foto Businesspress)

Luca Mora (Foto Businesspress)

Ferrara, 27 settembre 2017 - Spal e Crotone, finalmente si comincia. Il campionato della Spal, quello vero, che richiede conquista assoluta di punti contro avversarie del medesimo ranking, in fondo inizia domenica. Passata la valanga delle quattro grandi con un punto a casa Lazio, passati i due confronti con veterane della media classifica della serie A con una vittoria sull’Udinese e una sconfitta col Cagliari, adesso Mora e compagni saggiano una pari grado.

La Spal si avvicina alla partita casalinga coi rossoblù calabresi a pari punti con loro e con lo stesso numero di reti incassate, 11 in 6 incontri. A vantaggio di Semplici il computo dei gol segnati, 5 contro 3. Il Crotone prima del match col Benevento ne aveva realizzato appena uno, a Bergamo, ma sullo 0-4.

Dove siano state fin qui più vulnerabili le due contendenti, a parità di gol subìti, lo mostra lo schema. Il punto debolissimo della Spal sono stati i 4 rigori a sfavore, record per il momento. Siccome però ai penalties corrispondono falli in area, reali o presunti, bisogna raccomandare maggiore attenzione nei sedici metri, dove fin qui per il resto la Spal non ha stazionato male, subendo giusto la rete di Callejon col Napoli e quella di Nuytinck dell’Udinese da calcio d’angolo. Tre reti sono giunte dal limite dell’area e sempre dallo stesso spicchio, il destro della difesa della Spal. Altre due di Insigne e Barella appena dentro, su palle in uscita. Quasi a dire che i biancazzurri debbono stare più concentrati su seconde palle, ribattute, ripartenze da dietro. Mora in particolare ha pagato due di questi incidenti, contro Milan e Napoli, ma a tutti i centrocampisti è richiesta maggiore sveltezza difensiva.

Il Crotone sembra più perforabile dentro la sua area, dove ha incassato tutti gli 11 gol subiti, di cui 2 su rigore. A guardare la dinamica, sembra essere stato bucato su ogni fronte, e soprattutto sulla sua sinistra, dove Martella è più offensivo del terzino destro Sampirisi. Tiri da fuori come quelli di Joao Pedro, Perisic e lo stesso Ghoulam contro la Spal non gli sono capitati: forse c’è più attenzione al limite, e meno nei sedici metri.

Nicola gioca un 4-4-2 con i due centrocampisti centrali più bloccati e gli esterni pronti a supportare le due punte, con le discese a sinistra di Martella pronto al raddoppio offensivo. In fase difensiva fin qui Nicola ha scelto la condotta di Semplici, raccogliendo la squadra per ripartire. Poco pressing alto, più difesa di posizionamento, proprio come la Spal. Sui rilanci e i cross, palla quasi sempre a terra, se si eccettuano palle lunghe del portiere Cordaz a cercare la boa Budimir. I due esterni alti Rhoden e Stojan sanno essere fastidiosi. Alternativa tra le linee è l’ex Frosinone Kragl. Il quadro tattico sembra suggerire che nella sua area il Crotone soffre. Alla Spal, fin qui la squadra di serie A con meno tiri in porta all’attivo, il compito di metterlo in difficoltà.