Spal mercato, Mattioli "Traditi dai giocatori. Ora costruiremo una squadra competitiva"

Il presidente sul finale disastroso. E sui tecnici: "Semplici non era il solito. Di Biagio? Scelto da Vagnati"

Andrea Gazzoli, Simone Colombarini, Walter Mattioli e Giorgio Zamuner (foto BusinessPress)

Andrea Gazzoli, Simone Colombarini, Walter Mattioli e Giorgio Zamuner (foto BusinessPress)

Ferrara, 11 agosto 2020 - La conferenza stampa di ieri allo stadio, con Simone Colombarini, Walter Mattioli, Andrea Gazzoli e Giorgio Zamuner relatori, è servita anche ad archiviare definitivamente la stagione da poco conclusa. Mattioli a richiesta ha fornito ‘la versione di Walter’, finalmente spiegando come il club ha vissuto la deriva finale, le sue scelte, i suoi perché.

"Sono sincero: io dopo il lockdown ero tra quelli che avrebbero preferito non ricominciare – attacca Mattioli –. Poi si è deciso di riprendere e siamo ripartiti. Il finale è stato davvero disastroso. Decisive in questo senso sono state per me la sconfitta col Cagliari al 94’ e il 2-2 subito dal Milan nel tempo di recupero. Lì ho visto la squadra demoralizzarsi completamente, poi sapete com’è finita".

Avete richiamato all’ordine i giocatori? "Eccome. Un sabato ci siamo trovati tutti e abbiamo parlato loro chiaro. Un lungo discorso in cui abbiamo spiegato che chiedevamo alla Spal solo un finale dignitoso: se si doveva retrocedere, lo si facesse a testa alta. Non è successo. Mai avrei pensato a una risposta tale. E dire che eravamo stati chiari, e loro avevano promesso che avrebbero onorato il campionato".

La scelta della maglia oro in casa nell’ultima gara con la Fiorentina è stata vostra? "Sì. Per me è stato un tradimento, non mi aspettavo un comportamento simile, e mi sono talmente arrabbiato che ho imposto la seconda maglia perché non avevano fatto quel che dovevano con la biancazzurra".

Chi ha scelto Di Biagio? "Vagnati. La vittoria di Bergamo aveva rilanciato le nostre speranze, ma con Bologna, Lazio e Sassuolo non c’è stato seguito e abbiamo concordato di provare a cambiare anche se ci spiaceva perdere Semplici dopo tanti anni. Il ds ci ha proposto Di Biagio. Noi nel suo primo mese abbiamo ricavato un’ottima impressione dal suo metodo, ci aveva ridato intensità. Il finale è stato deludente, inguardabile e ingiudicabile: è successo qualcosa di particolare, ma lui rimane un ottimo allenatore".

Semplici rimane a contratto... "Certo. Io sono convinto che sia un ottimo tecnico e che sarà tra i primi a trovare panchina, la settimana scorsa sembrava l’avesse anche trovata (Udinese, ndr) . Sennò rimarrà legato a noi. Su di lui una sola annotazione: quando siamo partiti l’estate scorsa non ho visto il Semplici delle annate precedenti, quello che conoscevo. Ci è spiaciuto l’esonero dopo tanti successi assieme, ma sembrava un Semplici diverso, non il solito".

E l’addio di Vagnati a campionato in corso? "Sapete quanto sono legato a lui ed è stata un po’ una sorpresa, ma quando è venuto a dirmi che aveva una proposta interessantissima del Torino mi ha detto: sono ambizioso, voglio determinati traguardi. Così con dispiacere ho parlato con la proprietà e acconsentito alla sua richiesta di andare via. Sapevo che ci metteva in difficoltà in una situazione già precaria, ma avevo già fatto un errore in estate e non lo volevo ripetere".

Considera ancora forte l’ultimo organico? "So che non sono tutti d’accordo con me, ma il valore non poteva essere certo quello delle ultime gare. Abbiamo fatto errori ma c’è stata anche tanta sfortuna: in un anno ci sono capitate le disgrazie di cinque o sei".

Farete una grande Spal ora? "Costruiremo una squadra importante, competitiva. Che si batta per le prime posizioni. Siamo già avanti, presto saprete tutto. Poi di vincere non lo può promettere nessuno. Ci spiace per il blocco da lockdown del settore giovanile, avevamo diverse squadre ai vertici, ma almeno siamo stati ripagati dal recente salto in Primavera 1".

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