Ferrara, 26 agosto 2018 - Vero, è solo la seconda giornata ma grazie alla magia di Antenucci la Spal è prima in classifica con Napoli e Juve. La banda Semplici batte il Parma (1-0) e guarda alla sua seconda stagione in serie A con grinta e sempre più fiducia nei propri mezzi (FOTO).
Pronti via e ci ci si aspettava più la Spal che ha dominato il Bologna. Il Parma è cliente diverso e lo dimostra subito. D’Aversa sfodera il suo 4-3-3 e prova a pungere. Soprattutto a sinistra, dove grazie a Di Gaudio tenta di saltare la difesa spallina. Semplici è quello di sette giorni fa. La sua Spal, per quasi venti minuti, no. Felipe e Fares, sul lato sinistro, tra imprecisioni e svarioni rendono tutto complicato e sterile. Soprattutto perché i parmensi hanno quel che di sbarazzino in Da Cruz, classe 1997 e giocatore che tra le righe del centrocampo toglie punti di riferimento alla difesa ferrarese.
Solo grazie a Vicari, più impeccabile del velox di Argenta e Cionek, un pezzo di ferro contro cui ci si fa male, il Parma non graffia. E le occasione le ha avute. Tipo con Gomis, al 31’, che è veloce a spazzare come il regionale ‘veloce’ Bologna Venezia. Una delle caratteristiche di questa squadra, emersa già alla fine della passata stagione, è la capacità di durare. Imbrigliato Inglese, la squadra prende campo e coraggio. La gamba di Lazzari e la capacità di Schiattarella di cucire il campo come un ragno la tela, la Spal si fa sotto. Lazzari e Kurtic dialogano sulla destra e le palle, poco a poco, iniziano a volare dalle parti di Sepe. Al 27’ Lazzari prova da dentro l’area e pochi minuti dopo Kurtic ci prova in semirovesciata.
La Spal c’è, alla grande, e il secondo tempo si apre con il capolavoro di Antenucci. La fascia destra macina alla grade e al 3’ Lazzari infila un cross perfetto, il capitano al volo, di destro, mette la palla all’incrocio (1-0). E per un attimo, in tribuna, il commento è questo: “Abbiamo agguantato Juve e Napoli”. La Spal è padrona del campo e gli avversari, come una candela sul fare del mattino, sono sempre più tenui. E’ un crescendo, Lazzari libera la corsa e la qualità, ormai certificata, di andare a caccia di palloni altissimo toglie ossigeno a Stulac, la mente pensante della squadra di D’Aversa.
E dove non si arriva con la precisione, ci si arriva con la gamba di una squadra che sta bene. Si difende in alta quota e non si lascia nulla al caso. Se serve anche Antenucci e Kurtic lavorano di scivolate e gomiti alti. Il Parma ci prova con le incursioni di Stulac e si gioca la carta Gervinho, l’ivoriano ingaggia subito un duello con Cionek ma l’azione muore lì. Le squadre sono lunghe e le praterie sono quelle consone a Lazzari, sontuoso il cross per Petagna al 37’. La Spal tiene il punto ma soffre nel finale, prima Gervinho semina Lazzari poi una palla tagliata semina il panico nellaporta di Gomis.