Stadio Ferrara, la prima in casa della Spal è un'incognita

Prima tranche di test sul settore ospiti: "Nessuna sorpresa". Ora pausa di due giorni

Ferrara, i tecnici al lavoro durante le verifiche allo stadio (Businesspress)

Ferrara, i tecnici al lavoro durante le verifiche allo stadio (Businesspress)

Ferrara, 30 luglio 2019 – Dopo lo stop del fine settimana sono ricominciate le prove di carico allo stadio ‘Mazza’, per tre quarti sotto sequestro a seguito dell’inchiesta di procura e guardia di finanza sui lavori di ampliamento del 2018. Dopo la conclusione positiva dei test sulla tribuna nord, sono iniziati i lavori sulla curva est. Ma da ieri le opere procedono gravate da un’incognita in più. I sorteggi di serie A hanno infatti assegnato alla Spal la prima gara di stagione in casa contro l’Atalanta. Fatto che, se possibile, rende ancora più urgente il dissequestro della struttura.

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I test. I consulenti sono entrati al ‘Mazza’ intorno alle 13 e hanno lavorato fin quasi alle 20, concludendo i lavori sul lato nord della curva est. A quanto si apprende, le prove avrebbero avuto un esito positivo. Secondo quanto trapelato dalle parti, non sarebbero emerse particolari anomalie o sorprese rispetto a quelle che erano le aspettative. Dopo una pausa di due giorni, i test riprenderanno giovedì con il lato sud della est per poi passare alla ovest, l’ultima a essere posta sotto sequestro e l’ultima ad essere interessata dalle verifiche.

In serata, i consulenti dei quattordici indagati (le accuse sono di frode in opere pubbliche e falso ideologico) hanno stilato i loro verbali. La cautela è massima e le bocche sono cucite. Chi si sbottona parla di «aria pesante» e di clima di attesa per la conclusione delle verifiche, che, salvo imprevisti, dovrebbe coincidere con la fine della settimana. Sabato, infatti, stando al programma che si sono dati i consulenti, dovrebbero terminare anche i lavori sulla curva ovest. A quel punto la palla passerà a Carlo Pellegrino, consulente della procura, che, valutati i dati della 4M, stilerà la sua relazione. Sulla base della consulenza, la procura (il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Barbara Cavallo) dovrà decidere se dissequestrare o se mantenere lo stadio sotto sigilli. L’obiettivo degli inquirenti, come è stato più volte ribadito, è quello di arrivare alla liberazione dell’impianto nel più breve tempo possibile, con o senza prescrizioni. Nel caso la procura optasse per questa seconda strada si aprirebbe però un nuovo rebus.

Sarà possibile ottemperare alle prescrizioni entro l’inizio del campionato? In caso contrario, si potrà giocare lo stesso oppure sarà necessario trovare un altro stadio in cui disputare le gare della nuova stagione fino al soddisfacimento dei requisiti richiesti? Tutti dilemmi che potranno essere sciolti solo quando gli inquirenti potranno avere un quadro completo della situazione. Quella appena iniziata si annuncia dunque una settimana da fiato sospeso sul fronte stadio. Almeno fino a sabato, quando sarà possibile avere un’idea sul destino del tempio biancazzurro.