Ferrara, 10 luglio 2013 - È ricca di incredibili sorprese la 26esima edizione del Ferrara Buskers Festival 2013, la Rassegna Internazionale del Musicista di Strada (dal 23 agosto al 1° settembre), che quest’anno, per la prima volta, dà il benvenuto al suo pubblico il 22 agosto, dalla splendida Venezia, per poi fare tappa a Comacchio (23 agosto), inaugurare il weekend estense (24 e 25 agosto) e viaggiare per Lugo di Romagna (26 agosto), fino a “fermarsi” sul palcoscenico nomade di Ferrara.

Dedicata alla Danimarca, che partecipa almeno con 4 gruppi dei 20 invitati, in una miriade di culture e di suoni fatta da più di mille artisti, la manifestazione di quest’anno, rende omaggio anche a Copenaghen, la città che mira a diventare la prima capitale “Co2 neutral”. L’ambizione ecologista è in sintonia con il Progetto Eco Festival, che promuove la sostenibilità ambientale dell’intera rassegna, puntando stavolta al certificato Iso 20121. Eventi collaterali animeranno il Festival e non mancheranno riferimenti all’inventore di fiabe Hans Christian Andersen. La sua favola più nota, "La Sirenetta", è stata ispirazione per la creazione del manifesto dell’edizione 2013. Appuntamento poi con la solidarietà del Grande Cappello, che vedrà il coinvolgimento attivo di ragazzi provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Cina, Russia, Paraguay e Spagna. Per lasciarsi stupire.

I protagonisti

Nel più spettacolare buskers festival europeo capita di lasciarsi rapire dalle note romantiche e saltellanti de “Il pianista fuori posto” Paolo Zanarella, compositore e amante dell’improvvisazione più pura. Grazie ad un particolare furgone attrezzato, l’artista porta il suo pianoforte a mezza coda dappertutto, rielaborando le basi classiche della musica in forme espressive autentiche, intuitive ed originali. Violino, violoncello e batteria, sono invece gli arnesi musicali del trio tedesco Stilbruch, che esegue un ricco repertorio in stile rock, con canzoni in inglese e in tedesco. La strada fa parte della sua anima, così come è la location preferita di uno dei pionieri del Ferrara Buskers Festival, l’eclettico musicista e folksinger Ray Austin, che torna per sorprendere ancora il pubblico con la giovane cantautrice dalla voce ammaliante Luisa Robbin. La Ray Austin & Friends propone on the road una miscela originale di  pezzi folk, blues, rock, country e swing, con la passione di una cantante d’eccezione. Impossibile poi non farsi travolgere dai ritmi caldi ed energici del ciclone napoletano Ars Nova Napoli, cinque musicisti uniti dall’amore per le culture e le tradizioni del Sud Italia e del mondo, impegnati anche in progetti sociali. Scatenati sulle strade tra canzoni popolari, sonorità dell’Est Europa con brani del repertorio klezmer, balcano e rebetico. Da Copenaghen, neanche i Camp Neverland passano inosservati. I 4 musicisti e cantautori seguono il sogno di portare le loro canzoni rock in giro per le città e le vie europee, riuscendoci benissimo. Rompe e ricostruisce gli schemi della musica, con una mescolanza di generi e di idee musicali il trio Olga Show, che dalla base di Berlino porta in giro un progetto fatto di carisma, note e brani in cui la storia della musica si intreccia e si fonde con il rock, l’house, la drum and bass, l’elettronica, il jazz e i ritmi latini. Energia incredibile, sprigionata anche dai Cornalusa, che tornano a Ferrara dal Portogallo, come vincitori del contest “Vota il tuo busker preferito”. I 4 musicisti vestiti di calze braghe, scarselle e tuniche colorate, tipiche del mondo medievale fanno risuonare la cornamusa, il bouzouki, il davul, e la karkaba, per creare melodie antiche che si plasmano attraverso un’estetica musicale moderna. Si definisce invece un “trovatore moderno”, il chitarrista solista Estas Tonne. Le sue mani scorrono con naturalezza sulle corde della chitarra creando un’atmosfera sensoriale, che produce emozione e lascia correre senza sosta l’immaginazione. Tanti stili, dal classico al flamenco, scivolano uno nell’altro componendosi in una struttura armonica che seduce. Arti sceniche e sonore, tra musica, danza e teatro, sono gli ingredienti della street company Swingdigentes: 5 musicisti e 2 ballerini impegnati in un connubio espressivo di danze urbane contemporanee legate alla black music, di jazz classico, ritmi swing e le atmosfere anni ’20 e ’30, colorate da tinte humor della commedia gestuale. L’ambiente retrò fa da sfondo anche alle sinuosità dello swing dei The Waffle Machine Orchestra, divertente band internazionale che miscela le canzoni del passato con composizioni originali dalle commistioni ska e rock, per fare della strada una pista da ballo. Paesaggi esotici e spiagge caraibiche sono l’immaginario ideale del sound caliente di ispirazione cubana dei Romavana: un trio avvolgente proveniente da el alma de Cuba. Dalla California arrivano invece le Rainbow Girls, arcobaleno di canzoni stomp folk, rock n’roll, con spruzzi di gypsy americana. Una band di autentiche creative tutta al femminile, dalla forte carica espressiva. Ma incuriosisce, senza dubbio, anche l’inedito folk trio dei danesi Moster & Haj, giovani musicisti che reinventano la tradizione strumentale della musica scandinava, plasmandola di arie irlandesi, valzer danesi e suoni del Québec. È il jazz nelle sue poliedriche trasformazioni che si svela nella performance del Dan Presencer Trio, altro gruppo ospite che arriva da Copenaghen. Stessa provenienza per le 4 ragazze di My Quartet, che uniscono 2 violini, viola e violoncello per un ensemble esclusivo. Emozionante ascoltare le opere classiche della letteratura musicale del quartetto standard, come quelle di Mozart, Schumann, Puccini e alcune particolari melodie scandinave. Swing, etno, reggae, folk, bossanova,  mooth jazz, con elementi fusion sono nelle corde del Melodyne Trio, dalla Polonia per reinventare le canzoni di Bob Marley, Ella Fitzgerald, Luis Armstrong, per citarne alcuni, con particolare sensibilità. La festa esplode anche con gli SWINGers Party divertentissima band della Repubblica Ceca, formata da cinque esperti musicisti, a cui spesso se ne aggiungono altri, per un vortice di musica swing dalle contaminazioni jazz, funk, ska e rock ‘n ‘roll. Ma al Ferrara Buskers Festival c’è addirittura il tango argentino, con El Turbión, un quartetto composto da due carismatici chitarristi un cantante dalla voce ammaliante e una talentuosa violinista francese. Vulcanici sono i 5 artisti dei Pan de Muerto, che fanno risuonare ritmi latini e folk rock provocando un boato di danze movimentate. Strumenti insoliti sono invece quelli degli Artlang Trio che fanno vibrare on the street la leggendaria balalaika-contrabbasso, un singolare cimbalom, e una fisarmonica a bottoni reinterpretando brani della tradizione classica.

Per favorire il soggiorno a Ferrara durante l’evento, sono state stipulate convenzioni con le strutture ricettive e sono stati creati pacchetti turistici ad hoc, che offrono numerosi vantaggi per i visitatori e soddisfano ogni tipo di esigenza. Per qualsiasi informazione si può cliccare sulla pagina web www.ferrarabuskers.com  nella sezione “Info turistiche”. Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival Via de’ Romei, 3 – Ferrara
Tel. 0532249337. E-mail: russo@ferrarabuskers.com. Sito web: www.ferrarabuskers.com