"Accetto le critiche, ma non mi arrendo"

Le parole di De Rossi: "Dobbiamo concentrarci solo sul campo e non sul resto. Io tengo alla Spal e sto facendo di tutto per risollevarla"

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Daniele De Rossi, Perugia-Spal è più importante rispetto alle partite precedenti?

"No, le gare lo sono tutte allo stesso modo, soprattutto quando i risultati non vengono ognuna è fondamentale. Affrontiamo un Perugia in salute e bene organizzato, ma spero in una prestazione buona come quella col Modena, anche se a voi può far sorridere, e che stavolta arrivino anche i punti".

Come valuta la prova col Modena?

"Io dico che abbiamo fatto possesso palla meno sterile, abbiamo creato più occasioni del solito e preso gol in modo fortuito. Poi non è che sia contento, e non voglio che i miei giocatori pensino di aver fatto una buona gara quando hanno perso in 11 contro 10. Dico solo che il risultato, come è normale, ha un po’ condizionato il giudizio tecnico sulla prestazione: ma lo so e lo accetto".

Cosa ha detto ai giocatori?

"In conferenza con voi io faccio loro i complimenti, ma se c’è qualcosa da dire poi glielo dico in spogliatoio, con sfumature diverse a seconda dei casi. Un conto sono le conferenze stampa, un altro i confronti tra noi". Cambierà qualcosa? Il modulo?

"Si possono ipotizzare sia modifiche di modulo che utilizzo di interpreti diversi che modifichino l’assetto, senza cambiare i famosi numerini".

Chi sostituirà Dickmann? "Uno dei 2-3 che sapete già, deciderò all’ultimo".

Cosa vi servirebbe al "Curi"? "Una buona prova per smuovere una classifica che mina il morale, perchè questa squadra è superiore a quel che sta ottenendo nelle ultime giornate: giocando, i punti arriveranno".

Tifosi e stampa troppo catastrofisti, in settimana?

"Sapete che non leggo nulla e anche ai ragazzi dico di non farlo. Social e critiche sono veleno per allenatori e calciatori e possono essere fuorvianti come effetto e rammollirti, o se perdi farti sentire meno forte. Capisco dispiacere e depressione dei tifosi, ma noi ci dobbiamo concentrare sul campo ed estraniare dal resto".

C’è stato chi ha ipotizzato che De Rossi sia a Ferrara solo per fare scuola guida?

"Io non leggo i social, ma se mi raccontate voi cosa scrivono… Sono venuto qui per lavorare e di solito lo faccio dalle 7 del mattino alle 6 di sera spostando i muletti quando è già buio. Che interesse avrei a far male il mio lavoro? Conviene sempre fare bene, e poi io tengo alla Spal e sono felice se vinco e lo sono anche gli altri. Non ha senso, né c’è alcuna resa da parte mia".

Ha parlato con Tacopina?

"Sta per raggiungerci e ci confronteremo come sempre quando lui è qui. Tiene tantissimo alla Spal, sentimentalmente e per gli investimenti fatti".

Quanto turnover farà? Riguarderà anche il portiere?

"Qualcosa cambierò, ma di principio non amo il turnover. Men che meno mi piace farlo sul portiere, che ha sempre bisogno di solidità e continuità perché il ruolo è diverso e delicato. Stimo Thiam ma vedo Enrico sereno, solo incavolato come lo sono io, e giocherà ancora lui. Guardando il primo gol del Portogallo alla Svizzera un po’ ho rivisto la rete di Falcinelli: entrambi sul palo del portiere, è vero, ma entrambi più merito dell’attaccante che colpa del portiere".

Come stanno Varnier e Maistro?

"Sono al 100%, anche se Fabio ha preso una botta al piede nell’ultimo allenamento. Varnier si allena da tre settimane ormai ed è recuperato. Oltre a Dickmann e Almici, mancherà solo Ayoub".

Nel Perugia mancherà Di Carmine: si aspetta comunque il calcio essenziale di Castori, che ama attaccare la profondità lanciando sulla punta?

"Sì, anche perchè quel ruolo possono farlo Strizzolo o Melchiorri. Il calcio del Perugia è un calcio riconoscibilissimo, ma attenzione: anche se non è quello di Guardiola essendo un calcio di attesa, il suo credo è frutto di una ricerca approfondita, non solo di lanci lunghi e spizzate di testa. Castori è un signor allenatore, che rispetto e di cui spesso si banalizza il calcio, ma ha vinto una decina di campionati in tante categorie".

Mauro Malaguti