BEATRICE BERGAMINI
Sport

"Bravi a tutti i miei ragazzi. E ora dobbiamo crescere"

L’analisi di Colucci al suo primo punto in campionato alla guida della Spal "Non era facile giocare uno spezzone di gara. Questa è una società seria" .

"Bravi a tutti i miei ragazzi. E ora dobbiamo crescere"
"Bravi a tutti i miei ragazzi. E ora dobbiamo crescere"

Il primo punto in campionato di Leonardo Colucci arriva dalla mezzora di recupero di Spal-Lucchese. Il mister elogia lo spirito della squadra: "Dal primo giorno ho detto ai ragazzi che dovevamo trascinare la piazza. La gente riconosce quando dai tutto. E può capitare che vai in difficoltà quando l’avversario è più bravo. Ma questo non significa che tu non ti stia impegnando. Di questo sono particolarmente contento perché c’è grande coinvolgimento da parte di tutti. Non era facile. Ho anche fatto qualche cambio – continua – perché ho visto che loro avevano il trequartista che si sfilava alle spalle dei due centrocampisti, quindi mi sono messo a tre per cercare di slegare con le mezze ali. Stiamo andando forte ma dobbiamo andare ancora più forte perché questo campionato è tosto, non ho mai vinto una partita facile".

La Lucchese come l’ha vista? "E’ una squadra organizzata, una buona squadra. Conosco l’allenatore, uno che lavora sul campo. Noi dobbiamo pensare soprattutto a lavorare nel quotidiano e crescere in fretta. E l’ho detto a tutti, dal più giovane al più vecchio".

Uno schieramento inedito ed offensivo con un 4-4-2?

"Era più un 4-2-4, per provare a recuperare la partita. Dovevamo partire forte, rischiando anche qualcosa. Siamo stati bravi a recuperarla, hanno lavorato bene i ragazzi sul gol, Valentini è stato bravo a dare la palla alla punta più a distanza. Ha fatto gol Rao e spero che non venga mandato a parlare poi in sala stampa. Con i ragazzi giovani è così, se segnano e li mandi a parlare poi li recuperi dopo due mesi…".

Come si prepara una gara di mezzora?

"Si lavora sui dettagli, sulla testa, meno sull’aspetto fisico. Stando sul campo più del dovuto, anche se poi il direttore si arrabbia, ma è giusto così perché questo è un gruppo che vuole venire fuori da questa situazione un po’ delicata. Questa è una squadra e una società di persone serie, che hanno voglia di far bene, persone leali".

La Spal nei minuti finali si è fatta un po’ schiacciare...

"Bisogna vedere se ci siamo schiacciati da soli o se è stato bravo l’avversario. Qualcuno in quel frangente ha avuto un po’ il braccino corto, posso capirlo".

Come lavorarci?

"Il nostro alleato deve essere il tempo, con quello si può migliorare. Ma bisogna crescere in fretta. A me piacciono i ragazzi che hanno un livello cognitivo alto, che rubano, in senso figurato, e mettono in tasca. E all’occorrenza è come un file, lo apri e ti si apre il mondo. Attraverso il lavoro si può migliorare".